Barbara Spinelli: «Celebrazioni europee fuori luogo»
Intervento di Barbara Spinelli (GUE/NGL) durante la discussione in Plenaria del Parlamento sulle “Conclusioni della riunione del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo, inclusa la dichiarazione di Roma, Dichiarazioni del Consiglio europeo e della Commissione”.
La discussione si è svolta alla presenza del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, del presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana Paolo Gentiloni e del presidente in carica del Consiglio dell’Unione europea e vice Primo ministro della Repubblica di Malta Louis Grech.
«Siccome non mi sento di celebrare, né sono oggi fiera dell’Unione, posso dire solo quello mi augurerei si dicesse e facesse, in quest’anniversario.
Mi piacerebbe che l’Unione riconoscesse gli errori che ha fatto, da quando è iniziata la crisi. Che desse assoluta priorità alla giustizia sociale e a un New Deal di grandi dimensioni, perché solo così convincerà i cittadini sempre più disgustati dalle nostre istituzioni.
Mi piacerebbe che smettesse di chiamare populisti tutti coloro che non ottenendo un vero cambio di marcia sentono disgusto e paura.
Mi piacerebbe che l’Unione cominciasse a pensarsi come terra d’immigrazione, e smettesse di scaricare sull’Africa questioni che noi non sappiamo risolvere, se non con muri e prigioni per rifugiati. Sembrerà un’utopia, ma non dimentichiamo che anche l’unione era, in piena guerra, un’utopia di pochi».