Festival dei Beni confiscati alle mafie: la casa rifugio per i giovani omosessuali
Lo scorso week end si è tenuta l’ultima edizione del Festival dei Beni confiscati alle mafie e, nell’occasione, l’assessore di Milano alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha annunciato l’apertura della prima casa rifugio per persone omosessuali
Sarà la prima casa-rifugio di Milano per ragazze e ragazzi vivono la loro condizione con disagio perché rifiutati e non accettati dalla famiglia o dalla gente o perché discriminati e isolati per il loro orientamento sessuale.
La casa-rifugio sorgerà in un appartamento confiscato alla mafia in via Sommacampagna, zona Maciachini, con la collaborazione dei centri antiviolenza e l’associazionismo Lgbt e si collocherà nelle rete degli alloggi dedicati alle vittime di violenza, fisica o psicologica, già attiva sul territorio cittadino e regionale. Il progetto, avviato l’anno scorso dalla giunta Pisapia, si inserisce nel piano di conversione delle 163 unità immobiliari – tra appartamenti, negozi, cantine e box – confiscate e gestite da Palazzo Marino.”
Il secondo nuovo progetto riguarda le famiglie che hanno a carico un parente affetto da Alzheimer che vedranno aperta l’accoglienza in un’abitazione di Via Varesina.
Dal Male della criminalità al Bene per i cittadini…Ma i percorsi sono ancora tanti e riguardano molte, troppe categorie di persone svantaggiate. Speriamo che il Municipio della metropoli continui sempre più in questa direzione. L’assessore, a questo proposito, ha affermato che entro l’anno si arriverà a 200 beni riqualificati e ridestinati per il Bene comune.