“Scritture al sociale”: Don Luigi Ciotti, #sbirroancheio
@Costanzo D’Angelo,Occhiomagico
di Patrizia Angelozzi
Era già accaduto poco tempo fa, in occasione della manifestazione nazionale contro la mafia. Poi di nuovo,scritte sui muri a Palermo, rivolte a don Luigi Ciotti,presidente dell’Associazione Libera.
Sul muro di una villetta pubblica, la scritta:”Sbirri siete voi, don Ciotti secondino”.
Un messaggio che si trova all’ingresso di un’area intitolata a Rosario Di Salvo, collaboratore di Pio La Torre, ucciso nell’agguato mafioso del 30 aprile dell’82. E ancora “Dalla Chiesa assassino..”con chiaro riferimento al prefetto ucciso da Cosa Nostra.
Le scritte sono state prontamente cancellate dagli stessi cittadini, ma non è l’unica volta.
“Più lavoro meno sbirri, don Ciotti sbirro” queste a poca distanza dalla sede di monsignor Francesco Oliva, dove don Ciotti era ospite.
In una nota il centro studi di Pio La Torre esprime solidarietà “Le mafie nel momento in cui hanno raggiunto il punto più basso della loro storia sanguinaria, si sono ridotte a scritte notturne che non fanno spaventare più nessuno. La coscienza antimafiosa della gente è più forte e diffusa che mai”.
@Costanzo D’Angelo,Occhiomagico
Allo stesso tempo arrivano le parole dell’on.Rosy Bindi, presidente della Commisssione parlamentare antimafia: “Se reagiscono così, vuol dire che anche se la guerra non è vinta, la battaglia che stiamo conducendo va nella direzione giusta, e forse spaventa e preoccupa qualcuno”.
Alla luce dei fatti, tutto questo non potrà che rafforzare l’impegno di don Luigi Ciotti che nonostante gli anni che lo hanno visto e lo vedono, vivere una vita sotto scorta, continua a ripetere nei suoi incontri pubblici che “potranno anche uccidere lui,ma Libera resta, con le idee, i progetti e le attività”.
Per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e di ascoltare le attraverso le sue parole, la sua storia; partendo dall’infanzia fino al suo impegno fatto di dedizione, forza e cura per i ‘fragili’, don Luigi Ciotti non solo rappresenta la legalità ma lo stimolo a continuare e coltivare il sogno di una vita ‘libera’ da ogni forma di contiminazione , dalle piccole azioni quotidiane alle grandi scelte.
E riguarda tutti noi.
Una risposta
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