Una morte dignitosa anche per i detenuti di “serie B”
Le pronunciazioni della Cassazione, nei giorni scorsi, hanno scatenato un dibattito molto partecipato.
Che un boss, sotto regime di 41 bis, possa essere mandato ai domiciliari perché molto malato, non ci sembra possibile.
Ci pare possibile, invece, garantire la morte dignitosa anche a un detenuto come un Riina, ma in una struttura carceraria per rispetto delle sentenze di ergastoli plurimi a cui è stato condannato, per rispetto dei parenti delle vittime delle stragi da lui volute e fatte compiere.
La Giustizia non è vendetta. Ma deve essere certa.
Per non parlare, poi, di tutti gli altri detenuti, ammassati negli istituti penitenziari, spesso senza validi motivi, come i migranti, sbattuti dentro per reati amministrativi: dove sono per loro le tutele e le garanzie sanitarie o giuridiche? Ma di questo ci occuperemo presto.
Ecco per voi la vignetta delle sempre grande La Carruski!