Venezuela: nascere condannati
di Tini Codazzi
“Kwashiorkor” e “Marasma”. Due parole poco conosciute. Due malattie infantili del metabolismo che sono apparse in Venezuela negli ultimi anni. In Italia, Kwashiorkor è anche conosciuta con il nome di Biafra e ci collega subito alla triste immagine dei bambini africani con l’addome gonfio per deficit di proteine, vitamine, acido folico, ecc. Marasma invece è una sindrome che appare quando mancano dei nutrienti e quindi l’organismo digerisce tessuto adiposo e massa muscolare. Sono all’ordine del giorno in Venezuela nella fascia della prima e seconda infanzia. Ci si chiede: com’è possibile che un paese ricco, pieno di risorse come petrolio, oro, diamanti, con una delle economie latinoamericane più solide degli ultimi 30 anni del secolo XX viva una situazione paragonabile ai paesi africani più poveri e sfortunati? A causa della grave crisi alimentare che attraversa da diversi anni. La denutrizione infantile è una delle principali tragedie ed una delle conseguenze di 18 anni di regime dittatoriale che ha lasciato il paese nella carestia. Il 9 giugno è stato il giorno mondiale della gioventù e dell’infanzia, un’opportunità per riflettere e denunciare questa tragedia che dovrebbe essere una prioritaria per la chiesa, per i governi, per le organizzazioni internazionali… Perché la stampa internazionale quasi non ne parla?
I riflettori sul Venezuela non dovrebbero essere puntati soltanto nelle manifestazioni di piazza iniziate ad aprile di quest’anno, di cui parleremo prossimamente. Un grandissimo e silenzioso conflitto che attraversa il paese è quello della denutrizione infantile. Questa è una tragedia che ostacola il futuro, i bimbi nati in questi anni saranno le persone che tra 20-40 anni dovrebbero formare il tessuto sociale della nazione, che la dovrebbero portare avanti, solo che oggi questa infanzia è condannata, ha la spada di Damocle puntata addosso. I bambini nascono già condannati.
Partiamo dalle mamme, donne in gravidanza che non possono alimentarsi bene, quindi hanno anche loro un deficit nutrizionale, non possiedono i soldi per comprare alimenti adatti alla loro condizione e molto spesso mangiano 1-2 volte al giorno, quindi i loro figli nascono a sua volta con un grave deficit. Le poche risorse che hanno gli ospedali devono condividerle con tutti i bambini e comunque sono insufficienti, poi quando i piccoli vanno a casa comincia la vera tragedia, le famiglie non hanno i soldi per comprare i pochi e costosissimi alimenti che si vendono o semplicemente trovano vuoti gli scafali dei supermercati. Molte di queste donne, poco scolarizzate e povere sono disoccupate. Bisogna arrangiarsi, come? Le madri danno ai propri figli dei biberon fatti con acqua bollita di verdure come la mandioca o la patata o oppure con acqua bollita di ossa di pollo o maiale. Per i bambini più grandi le famiglie rovistano nella spazzatura con la speranza di trovare qualcosa da dare ai figli. Come un bambino può svilupparsi così? Come un bambino può crescere sano? Certo, la situazione anche per gli adulti è critica, il 75% dei venezuelani ha perso peso negli ultimi anni per questa stessa causa, solo che i bambini sono i più colpiti per la loro vulnerabilità.
La Caritas di Venezuela fa un monitoraggio sistematico sulla denutrizione nei bambini entro i 5 anni, lo studio del 2017 è stato già pubblicato: 54% dei bambini valutati in 5 regioni hanno qualche grado di denutrizione acuta, moderata o severa, la denutrizione acuta globale supera la soglia stabilita dalla Organizzazione Mondiale della Salute per cui uno stato dovrebbe intervenire per evitare un’emergenza umanitaria vera e propria , l’analisi delle fasce di età indica che i bambini sotto i due anni sono i più colpiti, con il 45%. La stima è che i bambini hanno perso il 60% di peso. Diverse fondazioni venezuelane, la Società di Pediatria e Puericoltura di Venezuela, ospedali pubblici e privati e diverse organizzazioni umanitarie hanno informato il governo negli ultimi anni, in particolare dal 2012 fino ad oggi, ma è evidente che al regime interessa solo mantenersi al potere, reprimere e usare i soldi per comprare più lacrimogeni in Brasile, blindati nuovi di zecca e armamenti in Cina per così reprimere il popolo che protesta perché ha fame e vuole democrazia.
Se questi bambini figli del regime sopravvivono ai primi anni di età, potrebbero convivere per tutta la loro vita con dei deficit di diversa natura, la scarsa e cattiva alimentazione può produrre durante la crescita danni cognitivi, metabolici e/o affettivi più o meno gravi, se si salvano dovranno essere seguiti e cresciuti in scuole speciali che sviluppino più del normale la stimolazione fisica e mentale. Loro dovrebbero essere i maestri, gli scienziati, i governanti, gli accademici, gli economisti, gli imprenditori del domani… con probabili deficit fisici e mentali.
Perché accade tutto questo? In Venezuela, il settore della produzione alimentare si è visto duramente colpito dai due ultimi presidenti. Tutto è cominciato nei primi anni del governo Chavista quando proprio il presidente iniziò ad espropriare e nazionalizzare il settore agricolo, a imporre prezzi massimali ai prodotti alimentari e dal 2003 con i sistemi sbagliati di controllo della valuta, a colpire duramente l’industria, in questo caso quella alimentare, che non riusciva ad ottenere i dollari necessari per acquistare materia prima, Chávez creò un currency control dedicato alle derrate alimentari e medicine che ha fatto morire l’economia. Grazie a queste politiche sbagliate gli scafali sono vuoti perché la produzione alimentare non esiste più. Nel 2016 il regime creò i “Comités Locales de Abastecimiento y Producción-CLAP” (Comitati locali di fornitura e produzione), una sorta di organizzazione per portare prodotti di prima necessità come riso, olio, pasta e latte a ogni famiglia di basso reddito, questi comitati sono formati da membri dei consigli comunali del partito del governo, è un sistema parallelo di distribuzione di alimenti, controllato 100% dal regime e in un anno è diventato uno strumento politico di potere e quindi di corruzione e affari illeciti e chi paga è il popolo più debole cioè la gente povera, perché questi alimenti non arrivano alle case dei venezuelani, è un totale fallimento. Paga soprattutto l’infanzia più povera e più bisognosa di aiuto. Che paradosso! questo era il “popolo sovrano” che Chávez voleva aiutare a tutti i costi e far diventare “grande”, il popolo che contava per lui, quello schiacciato dal bipartitismo di destra che ha regnato nel paese per molti anni, quello che doveva prendere le redini del paese… Quale redini di quale paese? Nicolas Maduro sta lasciando morire consapevolmente questo “popolo sovrano” e questo paese.
Ci dobbiamo abituare a vedere queste atrocità? Questa triste realtà non è importante? E’ intollerabile che questo accada in un paese come Venezuela! Questi fatti fanno molto male al cuore e bisogna urlare al mondo perché questa sofferenza silenziosa sta diventando un rumore insopportabile: i bambini venezuelani muoiono di fame, si ammalano di malattie causate per la mancanza di nutrimento e se si salvano, molto probabilmente non avranno una vita normale. Il governo venezuelano è colpevole di un crimine di lesa umanità gravissimo che è quello di togliere il diritto all’alimentazione. Non si possono vedere famiglie intere rovistare nella spazzatura, bimbi con l’addome gonfio, neonati che muoiono di stento, mamme disperate che piangono e urlano che i loro figli mangiano una volta al giorno e continuare a fare corruzione con il cibo e poi ballare e ridere in occasioni pubbliche, perché è questo che fa Nicolas Maduro, presidente illegittimo di Venezuela.
I giochi di potere e di corruzione basati sulla salute e il benessere fisico delle persone è uno dei crimini più vili, spregevoli e disprezzabili che ci sono. E dovranno pagare per questo.
BASTA YA! NO MÁS DICTADURA!
disgusto: la crisi alimentare non è causa del “regime” democraticamente eletto, ma dell’aggressione straniera, dell’embargo economico e dell’ingerenza a tutti i livelli della superpotenza americana che non si ferma nemmeno davanti a queste infamie.
Le bande illegali che mettono a ferro e fuoco il paese sono evidentemente eterodirette e rappresentano una gravissima violazione della legge internazionale.
“una nazione ricchissima in oro, petrolio e diamanti”, vero. È a quello che puntano fgli USA e ele elité Veneziuelane.
Quanto a voi, Gli aturi di questo articolo, abbiate pietà, se non della verità, almeno della sofferenza di quei bimbi!
Ma cosa davvero possiamo fare??? Ci si sente impotenti a leggere certe cose..
Ma cosa possiamo davvero fare?? Ci si sente impotenti a leggere certe atrocità…
Cerchiamo almeno di sensibilizzare! Anche noi, comunque, ci sentiamo impotenti. Facciamo una rete per cambiare la mentalità…Grazie perché ci segue!