“America latina: diritti negati”. Una donna presidente
di Mayra Landaverde
Due mesi fa un gruppo di rappresentanti di indigenas di tutto il Messico si sono riuniti e hanno scelto Maria de Jesus Patricio Martinez come portavoce ufficiale del CIG (Consiglio Indigena di Governo) e non solo. Hanno scelto lei come candidata per le elezioni presidenziali del 2018.
Qui le parole riportate sul sito ufficiale del EZLN:
Previo accordo della nostra Assemblea Costituente del Consiglio Indigena di governo, ha deciso di nominare come portavoce la nostra compagna María de Jesús Patricio Martínez del popolo Nahuatl, il cui nome apparirà sulla scheda elettorale dei candidati per la presidenza del Messico nel 2018, che sarà un elemento portante della parola dei popoli che compongono il CIG, a sua volta altamente rappresentativo della geografia indigena del nostro paese.
Maria de Jesus, che è conosciuta come Marichuy è una dottoressa della medicina tradizionale nahua ed è responsabile di una clinica che offre i loro servizi a gruppi vulnerabili dal 1992. Collabora da più di vent’anni con l’università di Guadalajara ed è una difensora dei diritti umani.
Credo che noi tutti sappiamo che Marichuy molto difficilmente potrà mai vincere le elezioni alla presidenza di un Paese dove non c’è mai stata nemmeno l’ombra della democrazia. Ma non solo perché non ha le risorse economiche per combattere contro le costosissime campagne elettorali dei partiti storici del Messico come il PAN o il PRI o gli abituali imbrogli a cui assistiamo ogni 6 anni per scegliere “liberamente” il presidente della repubblica.
Marichuy non vincerà perché è donna. E’ una donna indigena. In un Paese come il Messico dove il razzismo è molto diffuso accettato e praticato quotidianamente non è possibile avere una donna indigena presidente.
Leggendo un articolo sulla candidatura della rappresentante del CIG su un famoso giornale messicano ho trovato questi commenti:
“Si vede subito che puzza, vecchia sporca.”
“Se vince una donna come lei( cioè una donna indigena,ndr) di sicuro imporrà le loro tradizioni a tutto il paese, cioè che le donne valgono meno di una bottiglia di birra”
“Il nostro paese sembra un circo. Prima dovrebbero portarla a farsi una doccia”
“Ma cosa credete? Loro ( gli indigeni) saranno sempre meno di noi e la colpa è solo loro, perché sono stupidi e ignoranti”
Non posso che vergognarmi di queste frasi e intristirmi vedendo che nel mio paese siamo ancora lontani anni luce da una concreta possibilità di avere una donna presidente.
In ogni caso auguro a Marichuy tanta fortuna e tanta forza per continuare in questa che potrebbe essere la prima di tante altre candidature al femminile.