Art(E)Attualità: La terra inquieta
Molti l’avranno visitata, altri no, purtroppo. La terra inquieta, The resteless earth – allestita presso la Triennale di Milano fino allo scorso 20 agosto e a cura di Massimilano Gioni – è una esposizione ricca, potente, approfondita sui problemi della nostra contemporaneità.
65 artiste e artisti da molte parti del mondo (Albania, Algeria, Bangladesh, Iran, Siria, Ghana…) hanno messo a disposizione la propria creatività e le proprie riflessioni per approfondire il tema delle migrazioni, in particolare, ma anche altri, quali: le discriminazioni delle minoranze etniche e religiose, l’uso della tortura in molti Paesi “democratici”, la crisi economica e sociale del Sud del mondo, la mancanza di libertà di espressione nei regimi dittatoriali. Insomma, una pagina della nostra realtà difficile, spesso contraddittoria. Ma l’Arte ha il compito di esporre e anche di provare a proporre soluzioni. Non solo gli artisti e gli intellettuali devono esporsi davanti al dipanarsi della Storia: dovremmo farlo tutti, ognuno con i propri mezzi.