“America latina: diritti negati”. Sisma in Messico
di Mayra Landaverde
Il 7 settembre scorso intorno alla mezzanotte in Città del Messico si è sentita una forte scossa. C’è stato un sisma di 8.4 Richter. E credo che a tutti i messicani sia subito venuto in mente il 1985 quando il Messico è stato distrutto da un sisma quasi della stessa intensità. Io sono nata quell’anno ma ho dei ricordi del dopo sisma, perché sì, sono passati più di trent’anni, ma c’è ancora gente che aspetta la casa…
Ci sono tutti i “bambini miracolo” come li chiamano. Neonati che sono rimasti sepolti per una settimana sotto le macerie di quello che era il nido dell’ospedale Juarez. 17 neonati che sono sopravvissuti .
Quella volta sono morte almeno 10.000 persone e la città intera era completamente devastata.
Tutti ma proprio tutti hanno dato una mano. Messicani e stranieri. Il mondo intero aveva mandato dei volontari per soccorrere la popolazione. Tantissime persone sono state salvate da loro.
Questa volta il sisma è stato ancora più forte da allora. Ma la città sicuramente era pronta per affrontare la situazione. Non si sono riportate perdite umane in Città del Messico ma in altre regioni del paese sì, circa 90 persone. Sono state colpite le regioni più povere del paese: Tabasco, Oaxaca, Chiapas.
Lo stato del Chiapas si trova al sud,vicino a Guatemala e Belize. Ha una popolazione di più di tre milioni di persone. E’ uno stato pieno di luoghi bellissimi ,immersi nella natura della Selva Lacandona dove ci vive tutt’ora il popolo maya Lacandon. E’ stata sempre una regione sfruttata e impoverita dalle grandi aziende e dal cattivo governo. Nel 2017 è salita al terzo posto di povertà di tutto il paese.
Il primo posto lo occupa lo stato di Oaxaca. Questa regione del Pacifico ha una popolazione di quattro milioni di persone, il 67% vive in estrema povertà. Queste regioni sono già molto sofferenti e questo disastro le renderà ancora più vulnerabili. Non so perché questa volta il mondo non si sia mobilitato come 30 anni fa, magari perché non sono morte 10 000 persone o perché non è successo niente nella capitale, magari perché successo nelle regioni che contano di meno, ai più poveri, loro che già prima del sisma non avevano niente. Magari viviamo in un’epoca in cui siamo assuefatti a distruzione e morte nel mondo. In ogni caso vi propongo i dati bancari delle istituzioni che raccolgono donazioni per aiutare chi ha perso tutto già ancora prima del sisma.
Per donazioni allo Stato di Oaxaca
BBVA BANCOMER
Intestato a : SEFIN DEL PODER EJECUTIVO DEL ESTADO DE OAXACA
C/c : 011 09301527
IBAN: 0126 1000 1109 315277
SWIFT: BCMRMXMMPYM
Per donazioni ai “Topos” che è un’associazione nata dopo il terremoto dell’85 fatta di volontari soccorritori ( Che tra l’altro sono venuti anche in Italia ad aiutare a L’Aquila)
Banca SANTANDER
Intestato a: BRIGADA DE RESCATE TOPOS TLATELOLCO A.C.
C/C: 92-00070929-4
IBAN: 014180920007092942
Paypal: donativos@brigada-rescate-topos.org