“Scritture al sociale”. PROPOSTE INDECENTI, a mia figlia direi…
di Patrizia Angelozzi
In questi giorni, attrici americane e italiane, rivendicano molestie subite da un personaggio importante del cinema Hollywoodiano a causa della loro ‘sudditanza’ professionale. Una realtà aberrante che troviamo anche nella vita di ogni giorno. Condannabile, deprecabile, che mette alla gogna qualsiasi persona si sia permessa prima di pensare e poi di esercitare addirittura violenza, marchiandosi per sempre del peggiore atto infamante che si possa fare.
“Non accettare avrebbe potuto rovinarle, non permettere più di lavorare in ambiti importanti, tenerle fuori dalle produzioni del cinema made in Usa”.
A mia figlia direi, “incontrerai nella vita uomini che penseranno di comprarti. Proveranno a farlo con regali, un lavoro, una macchina, un appartamento, promettendo di realizzare un tuo sogno. In un sorriso sornione ti sarà chiesto di scegliere e di farlo in fretta perché una occasione così, secondo loro, non ti capiterà più…
TU INVECE SCEGLI, figlia mia. Scegli di non assomigliare a nessuno, scegli di contare su di te, sulla materia grigia e sulla quantità di neuroni che possiedi, anche quando ben sistemati su un corpo piacevole, perché le gambe, vorrei le usassi per scappare velocemente da persone che ti faranno un’offerta, chiedendoti un compromesso.
Percorri strade illuminate senza nostalgia e rimpianti, anche quando altri saranno arrivati prima di te nel posto per il quale ti stai adoperando.
Non calpestare, non ti piegare, non tentennare.
Da sempre esistono donne e uomini che hanno detto ‘NO’ in cambio di favori, lavori, incarichi, appalti, fama e lussi, fieri delle loro risposte, date con garbo quando possibile e secchi rifiuti.
Sappi, perché devi saperlo che potrai subire ricatti, mobbing, turni massacranti di lavoro, essere confinata in mansioni non giuste o non riuscire mai a realizzare quello che desideri.
Sappi anche che sarai in buona compagnia perché ci saranno donne come te, che non cederanno neanche per sfamare i loro figli. E’ già accaduto, sono quelle che si sono strette intorno a chi le ama davvero e sono andate avanti.
Senza gioielli, senza proclami, senza una business-class, ma sono vive davvero.
Chi vìola, annienta, brama e prova ad uccidere ogni cellula cresciuta dentro l’amore e la lealtà che ti ha nutrito ogni giorno della tua vita.
Ridi di loro. Opponiti, denunciali. Hanno infierito, offeso senza lasciare scelta, soffocando, annientando, uccidendo.
Gli onnipotenti e i violenti sono solo involucri privi di ogni remota umanità, nascosti dentro giacche e camicie stirate per bene e t shirt audaci di muscoli usati male.
Menti bastarde, viscidi esseri senza merito di classificazione.
Tu, figlia mia, conta sulle tue forze, ama, sogna, vivi.
E fa che una ‘proposta indecente’ non sia mai un do ut des, ma un amore che ti riempia la vita.
Una risposta
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