“America latina: diritti negati”. Forum sociale mondiale delle migrazioni, in Messsico
di Mayra Landaverde
Il Comitato Internazionale ha scelto come sede del VIII Forum Sociale Mondiale delle Migrazioni, il Messico, sotto il Coordinamento dei migranti, dei rifugiati, degli sfollati e della Rete internazionale della migrazione e lo sviluppo. Il Movimento dei migranti mesoamericani, membro di MIREDES INTERNACIONAL, fa parte del Comitato organizzatore internazionale del Forum Sociale Mondiale sulle Migrazioni, la cui prossima riunione si terrà a Città del Messico nell’autunno del 2018.
Il FSMM fa parte dei Forum Sociali Mondiali e costituisce uno spazio per il dibattito, la riflessione, la formulazione di proposte, scambio di esperienze e l’articolazione dei movimenti sociali, delle reti, delle ONG e di altre organizzazioni. La società civile che si oppone alla globalizzazione neoliberale e il non riconoscimento della cittadinanza e dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di migranti, sfollati, rifugiati e apolidi. Il Forum è apartitico e laico.
Non è la prima volta che il FSMM si svolge in America Latina infatti, il primo è stato fatto nel 2005 in Brasile. Nella prima edizione , a Porto Alegre che ha portato il motto “Traversate nel disordine globale”, è stata fatta una diagnosi del modello neoliberale, individuando le cause dei flussi migratori in questo paradigma economico.
Nel 2010 il Forum si tenne in Ecuador con lo slogan “Popoli in movimento per una cittadinanza globale. Smontando il modello costruendo attori”. È stata evidenziata la necessità di un sistema che protegga l’ambiente. Un altro problema è stato il processo di criminalizzazione delle migrazioni, svolto in diversi paesi e che ha portato all’esternalizzazione e alla militarizzazione delle frontiere, che ha il suo aspetto più crudele nell’espulsione dei Rom della Francia, nei costanti rifiuti della Valla de Melilla, nella legge dell’Arizona, nelle migliaia di morti ai confini del mondo, le migliaia di sfollati in Bangladesh e il massacro dei 72 migranti a Tamaulipas, in Messico.
Anche l’anno scorso il continente americano ha ospitato il FSMM a Sao Paolo: “I migranti costruiscono alternative al disordine e alla crisi globale del capitale”. I temi ruotavano attorno alla crisi del modello capitalista e alle sue conseguenze per la migrazione, la situazione dei migranti dalla prospettiva dei diritti umani, le proprie esperienze e rapporti con la terra, l’inclusione sociale, la partecipazione politica e movimenti sociali.