“America latina: diritti negati”. Un bel regalo di Natale
di Mayra Landaverde
Si sa che l’America latina è da sempre un continente martoriato, in mano a governi autoritari, militari e corrotti. Sembrerebbe che l’anno nuovo non porterà la tanto augurata pace. In Honduras c’è stato ancora una specie di golpe sotto il vergognoso silenzio, anzi, indifferenza totale dell’Europa.
Da un’intervista pubblicata sul Manifesto a Manuel Zelaya, ex presidente destituito 9 anni fa da un colpo militare:
“Le violazioni dei diritti umani in questo paese sono gravi, siamo catalogati a Ginevra come paese violatore dei diritti umani, le cose stanno così.
Qua ci sono leggi militari che invadono l’ambito civile. Sono state sospese le garanzie costituzionali, il potere si è centralizzato, il dibattito è sospeso, così come la democrazia. Io sono deputato e pure in Parlamento ci sono seri limiti alla democrazia. Mentre gli indici di violenza sono altissimi. Hanno saccheggiato lo Stato e violato la Costituzione. Il presidente non poteva candidarsi e l’ha fatto lo stesso e ora sta vincendo con i brogli. Qui c’è una dittatura ben costruita, avallata da Washington.”
Quello che succede in Honduras si ripete in altri paesi del continente americano in forme diverse ma sempre con lo stesso obiettivo militarizzare le strade, togliere potere al popolo, annullare la democrazia.
A giugno scorso abbiamo avuto la grande opportunità, grazie ai nostri amici torinesi di Carovane migranti, di conoscere un attivista messicano Guadalupe Pérez Rodrìguez, che s’incarica di diritti umani come noi.
E’ figlio del desaparecido politico Tomás Pérez Francisco (trovate qui sotto il link del video della conferenza)
L’ho intervistato riguardo ad una legge assai controversa (oltre che pericolosa ) che è stata appena votata nel parlamento in Messico. La legge di sicurezza interna:
Il passato 30 novembre proprio nel mese in cui festeggiamo la nostra (non loro) rivoluzione, la camera dei deputati ha approvato la legge di sicurezza interna. Sappiamo che in Messico si vive da ormai una decina di anni uno stato di emergenza ed estrema violenza che ha come risultato oltre 30, 000 desaparecidos. In cosa consiste questa legge, può essere veramente utile ?
“La legge sulla sicurezza interna è una misura nazionale che viene elaborata nella legislatura messicana approvata dalla Camera dei Deputati e molto probabilmente sarà approvata dal Senato il 12 dicembre, giusto il periodo in cui la popolazione messicana è per lo più in celebrazioni religiose, dunque una popolazione molto indaffarata e distratta . È una legge che legalizza la partecipazione delle forze armate, comprendendo per sicurezza interna la protezione delle istituzioni dello Stato messicano.”.
Si tratta di una legislazione che funge da moneta di scambio per la recentemente approvata Legge Generale sulla sparizione forzata, cioè la scomparsa da parte d’individui in cui la partecipazione delle forze armate (esercito e marina) viene legalizzata se giustificati nello svolgimento di compiti di sicurezza da parte di istituzioni dello Stato messicano. È una legge che garantisce l’impunità delle forze armate che da decenni sono responsabili di sparizioni materiali, torture, stupri, esecuzioni extragiudiziali.
È una sorta di auto-colpo di Stato perché è la sottomissione dell’autorità civile ai disegni delle forze armate.”
In sintesi, se un militare fa sparire arbitrariamente delle persone (anche innocenti) con la scusa che stava svolgendo delle attività riguardo la sicurezza interna, non potrà essere condannato. Cosa che succede già sistematicamente in Messico, la differenza è che se questa legge viene approvata anche dal Senato, verrà legalizzata e introdotta nella nostra Costituzione.
Gran bel regalo di Natale.