Turchia: gli Aleviti non accettano la censura di Erdogan
Tribunale turco tratta il ricorso contro il divieto del canale televisivo alevita Yol di Colonia (Germania)
In occasione del procedimento legale relativo al ricorso contro il divieto di trasmissione del canale televisivo alevita Yol che inizia mercoledì 20 dicembre ad Ankara, l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) accusa il governo turco di voler mettere a tacere la voce indipendente di circa 15 milioni di Aleviti e chiede che possa riprendere la trasmissione di Yol-TV sul satellite Türksat. Yol-TV non può più essere trasmessa in Turchia fin dal 16 dicembre 2016, quando la società gestrice del satellite ha tolto a Yol-TV la frequenza per “aver offeso il presidente della Repubblica turca”.
Questo ennesimo atto di censura evidenzia chiaramente il carattere dittatoriale del governo di Recep Tayyip Erdogan e in quale pessimo stato versino in Turchia la libertà di stampa e i diritti civili. Yol-TV è associato alla comunità alevita in Germnia , ha la propria sede a Colonia ed attualmente è visibile solo attraverso internet. Poiché la maggior parte degli Aleviti parla anche il turco, il canale, che esiste fin dal 2007, trasmette principalmente in lingua turca ma aveva anche iniziato a trasmettere alcuni programmi nelle diverse lingue kurde e addirittura in tedesco. In Turchia l’Alevismo non è riconosciuto come religione e i fedeli, che appartengono a diversi gruppi etnici, sono vittime di discriminazione e persecuzione.
Yol-TV non è l’unico canale televisivo proibito in Turchia ma fa parte di un nutrito gruppo di emittenti critiche sia nei confronti del partito di governo sia nei confronti della politica del presidente turco Erdogan. Negli scorsi due anni il governo turco ha fatto chiudere almeno 153 mezzi di informazione, tra cui quattro agenzie di notizie, 28 case editrici, 47 quotidiani, 16 riviste, 28 emittenti televisive e 30 stazioni radiofoniche. Molte di queste emittenti erano mezzi di comunicazione kurdi e/o aleviti. Sono almeno 146 i giornalisti in carcere per cosiddetti reati di opinione.
Alcuni rappresentanti della comunità religiosa degli Aleviti in Germania hanno contattato l’APM poco dopo la revoca della licenza di trasmissione di Yol-TV, annunciando che si sarebbero battuti “con ogni forza” contro il divieto. Il prossimo 20 dicembre una cinquantina di rappresentanti aleviti viaggerà ad Ankara per assistere al processo di revisione. Tra gli osservatori del processo vi sarà anche Turgut Öker, presidente onorario dell’Unione Europea degli Aleviti e Mahmut Akgül, amministratore delegato di Yol-TV.
Chi sono gli aleviti: https://it.wikipedia.org/wiki/Alevismo