Minoranze cristiane perseguitate in Cina: il caso della Chiesa di Dio onnipotente
Associazione per i Diritti umani riceve e pubblica il testo seguente e ringrazia Cheng per tutto il materiale che ci sta inviando sul tema delle persecuzioni nei confronti delle minoranze religiose in Cina.
Negli ultimi tre anni più di 1.000 cristiani cinesi cercano protezione internazionale in Italia. Ma L’Italia dà asilo solo al 10 per cento dei profughi religiosi cinesi.
La Chiesa di Dio Onnipotente (CAG dall’inglese Church of Almighty God) conosciuta anche come Lampo da Levante (Eastern light in inglese), è stata una delle Chiese Familiari più perseguitate dal governo comunista cinese. Dalla sua fondazione nel 1991, la Chiesa di Dio Onnipotente ha continuato a dover sopportare repressione e persecuzione da parte del governo. Nel 1995, il PCC tira fuori accuse inventate come “frode in nome della religione, Qigong” e “deificazione dei propri leader” per condannare la CAG come un “culto malvagio” e perseguitare i suoi membri. Stando a statistiche indicative, nei due brevi anni tra il 2011 e il 2013, il numero di cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente arrestati illegalmente, detenuti o condannati dal Partito comunista cinese arrivano a 380,380 persone, di cui 43,640 soffrirono varie torture per ordine delle cosiddette “Kangaroo Courts”, tribunali o assemblee che ignorano la legge nel giudicare gli imputati. 13 persone furono torturate fino alla morte. Al momento ci sono 44 casi ben documentati di cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente uccisi dal Partito Comunista (per i dettagli, vedere “Breve storia della persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente da parte del PCC”). Nel 2017 la repressione sulla Chiesa di Dio Onnipotente continua ad aumentare di intensità.
http://www.cesnur.org/2017/appeal_ngo.htm
https://www.youtube.com/watch?v=PBLntE73IbQ&index=5&list=PLQ-3AaUPiVqECw_tieR8UUCHk-ry62oO7
https://www.youtube.com/watch?v=Sc4bCKsouG4
I cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente non riuscirono a ottenere protezione internazionale in Italia, la maggior parte delle richieste è rigettata e rischiavano di essere rimpatriati in Cina. Dobbiamo cercare l’aiuto dei media e delle organizzazioni per i diritti umani. L’anno scorso, un uomo e una donna cristiani avevano cercato protezione internazionale, ed è stato molto triste che la Polizia di Milano abbia forzato il rimpatrio.
Da allora, abbiamo perso qualsiasi informazione su di loro.
Sinceramente speriamo che Per i Diritti Umani sia in grado di fare attenzione e di presentare una notizia sulla nostra situazione e di sostenerci nei media perché questa è una categoria del lavoro sui diritti umani.