«Un passo avanti del Parlamento Europeo contro mafia e criminalità organizzata»
La Commissione Parlamentare Libertà civili, Giustizia e Affari Interni (LIBE) ha adottato il progetto di relazione “ sulla proposta di regolamento relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca ” (Relatore Nathalie Griesbeck – ALDE). Questo voto dà inizio ai negoziati inter-istituzionali sul testo di legge nei prossimi mesi.
Dopo il voto Barbara Spinelli, in qualità di Relatore ombra per il Gruppo GUE/NGL, ha dichiarato:
«In qualità di Relatore ombra ho votato in favore di questa Relazione. Si tratta di un importante passo avanti contro la criminalità organizzata e le mafie, italiane od estere, che ormai operano in più Stati Membri contemporaneamente. La confisca dei beni derivanti da attività criminose mira a prevenire e combattere la criminalità organizzata e a fornire fondi aggiuntivi da investire in attività di contrasto o in altre iniziative di prevenzione della criminalità, oltre che a risarcire le vittime.
La proposta di Regolamento, presentata dalla Commissione il 21 dicembre 2016, si basa sulla vigente normativa dell’UE in materia di reciproco riconoscimento dei provvedimenti di congelamento e di confisca e tiene conto del fatto che gli Stati membri hanno sviluppato nuove forme di congelamento e di confisca dei beni di origine criminosa (come la confisca estesa, la confisca nei confronti di terzi e la confisca non basata sulla condanna penale). La proposta mira a migliorare l’esecuzione transfrontaliera dei provvedimenti di congelamento e di confisca. Insieme, i due strumenti dovrebbero contribuire al recupero effettivo dei beni nell’Unione europea.
Come relatore ombra ho contribuito alla bozza di relazione del Parlamento europeo con emendamenti volti a migliorare la proposta della Commissione per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali e le garanzie procedurali, oltre che il riutilizzo sociale dei beni confiscati e congelati, e anche per quanto concerne il risarcimento delle vittime, delle loro famiglie e delle imprese cadute nelle mani della criminalità organizzata. Sono inoltre stati adottati miei emendamenti che esigono le più ampie garanzie giuridiche per ogni tipo di confisca.
Importante a mio avviso un emendamento comune a vari gruppi politici – fra cui il mio – che aggiunge ai motivi di non riconoscimento e di non esecuzione del provvedimento di confisca situazioni in cui vi sono seri motivi per ritenere che l’esecuzione di un provvedimento di confisca sarebbe incompatibile con gli obblighi dello Stato di esecuzione a norma della Carta dei diritti fondamentali e dell’articolo 6 del Trattato sull’Unione europea (Carta dei diritti e Convenzione europea sui diritti umani)”.