Criminalizzazione delle ONG. Una conferenza importante tenutasi al Parlamento europeo (Prima parte)
Lo scorso 27 febbraio Associazione per i Diritti umani ha seguito – presso il Parlamento UE a Bruxelles – la conferenza intitolata Scapegoats for failed UE politics?! Serch and Rescue NGOs in the Mediterranean, organizzata da Stefan Eck (MEP) e Dietmar Koster (MEP), in collaborazione con GUE/NGL e S&D.
Oggi Associazione per i Diritti umani inizia a pubblicare la prima parte, con alcune informazioni riguardanti la conferenza. Seguiranno altri post sul tema.
Il Dott. KOSTER apre la discussione ricordando che milioni di persone fuggono dai Paesi d’origine principlamente a causa di persecuzioni (religiose o politiche) o a causa dei conflitti e afferma di vergognarsi per la generale inattività della UE. Dice che sia necessario un cambiamento politico fondamentale perchè i diritti umani sono universali per cui devono essere tutelati sempre e ovunque.
Si apre il primo panel dal titolo: SEARCH and RESCUE: NGOs and the LIBYAN COASTGUARD
Le ONG sono attaccate arbitrariamente quando, invece, insieme ai governi, hanno il dovere di proteggere le persone. In diversi Paesi europei, molti migranti e rifugiati sono rinchiusi negli hotspot; è necessario creare corridoi umanitari e aumentare gli scambi politici e le reti di accoglienza tra i Paesi dell’Unione e tra la UE e gli altri continenti.
Julian KOBERER espone il caso IUVENTA riguardante la violazione dei diritti umani in mare.
IUVENTA opera da più di dieci anni. Nel 2017, mentre erano al porto di Lampedusa, durante la pausa pranzo, la troupe viene a sapere che la ONG è attaccata e lo viene a sapere dai giornali. Come difendersi? Il “mandante” dell’inchiesta era stato Matteo Salvini, che usa addirittura l’Italian Intelligence Service; l’indagine dura più di tre mesi durante i quali vengono registrate tutte le attività della ONG, ma non risulta alcuna prova di irregolarità.
Nel luglio 2017, l’inchiesta continua con le accuse di collusioni con i trafficanti di esseri umani dalla Libia.
La conclusione è assolutamente a favore di IUVENTA, ma il caso è grave soprattutto per il comportamento delle autorità italiane che, insieme ai media, hanno avvalorato la possibilità di un dubbio sull’operato delle ONG. E questo è un attacco anche alla solidarietà.
Il secondo approfondimento del panel ha il titolo di: RESCUE OPERATION and the LIBYAN COASTGUARD
Axel Steier, di Mission Lifeline, ha proposto una videotestimonianza che mette in luce come le autorità libiche volessero riportare indietro i migranti e afferma che secondo lui questa è una strategia di business.
Robert Hailemariam, di Sea-watch, mostra un video di un incidente avvenuto nel novembre dello scorso anno presso le coste libiche. Un barcone viene indicato via radio, pieno di migranti esausti, in pessime condizioni. Parte un elicottero italiano per il soccorso. Intanto un membro della guardia costiera libica inizia a picchiare un migrante che voleva buttarsi nel mare (Il video integrale è visionabile su press-seawatc.org).
Secondo Hailemariam questo fatto diventa un problema politico se, dopo casi come questo, il governo italiano ha prodotto un documento come il Memorandum per le ONG, impedendo o comunque complicando il lavoro delle ONG, in particolare in quella zona di mare intorno alla Libia, che è l’area del Mediterraneo più pericolosa. Inoltre, il governo italiano, fa accordi con i rappresentanti libici e delega le proprie responsabilità alle ONG.
Claas Meyer-Heuer, giornalista de Der Spiegel ha girato un documentario in cui la guardia costiera libica “cerca” i trafficanti su un barcone in cui opera Sea-watch.
Il capitano della guardia costiera accusa la ONG di non aver agito correttamente e, ad un certo punto, minaccia con una pistola (e poi colpisce) il capo del barcone affinchè spenga il motore. Secondo il parere del giornalista la “scusa” della guardia costiera libica è quella di difendere la patria dai trafficanti di petrolio, ma in realtà dietro a questo c’è una mafia che agisce nella tratta di essere umani e questo dovrebbe essere il topic principale della UE: fermare la tratta di persone.
A breve pubblicheremo le informazioni sul secondo panel della conferenza. Grazie.