Criminalizzazione delle ONG: Scapesgoats for failed EU politics?! Search and Rescue NGOs in the Mediterranean
Ecco per voi la seconda parte della conferenza sulla criminalizzazione delle ONG che si è tenuta presso il Parlamento UE lo scorso 27 febbraio.
Titolo del secondo panel: Legal aspects and political implications
“The EU humanitarian border and securitisation of human rights: the SAROBMED Iniziative as Remedy against violations occuring at sea” Violeta Moreno-Lax, Queen mary University of London
“The criminalisation of SAR NGOs and ITALY’s refoulement” Charles HELLER e Lorenzo PEZZANI, Forensic Oceanography
Rispetto alla metà del ‘900 oggi stiamo assistendo ad un ritorno della negazione della libertà di movimento. La mancanza di un interventoi da parte dell’UE (anche con Mare Nostrum) nei confronti di coloro che dicono di monitorare le coste per proteggere i propri Paesi dai trafficanti di petrolio ha fatto aumentare esponenzialmente le morti in mare.
Cè, inoltre, una narrativa tossica riguardo all’operato delle ONG e la analisi di Heller e Pezzani ha considerato addirittura la direzione delle onde per dimostrare che gli attivisti della ONG SAR si stava dirigendo verso la costa libica per recuperare e salvare migranti e non per riportarli indietro.
Chi vuole riportarli indietro, invece (come ITALY) lo fa in maniera mascherata, senza nemmeno toccarne i corpi e usando in maniera impropria le intercettazioni della posizione dei barconi in mare. E’ necessaria una gestione seria ed efficace delle informazioni e delle intercettazioni e l’Italia vedi il caso di Italy) deve ricordarsi di essere un Paese civile in un continente civile.
Barbara Spinelli, a questo proposito, aggiunge che la politica di Minniti è molto popolare in questo momento in italia. Il goal non è solo salvare vite, ma salvare la democrazia italiana.
“International legal requirements concerning search and rescue perations off the Libyan Coast”, Alexander Proelss, Trier University