Ahed Tamimi, la ragazza palestinese arrestata dopo avere schiaffeggiato un soldato israeliano e diventata presto un’icona del movimento di resistenza palestinese, ha patteggiato una pena di 8 mesi in un tribunale militare israeliano. Tamimi ha ammesso la sua colpevolezza riguardo quattro capi di accusa per aggressione e istigazione alla violenza; in cambio l’accusa ne ha stralciati altri otto. Gaby Lasky, il suo avvocato, ha fatto sapere che Tamimi uscirà di prigione in estate perché ha già scontato parte della pena in attesa della sentenza definitiva.
Lasky ha aggiunto di avere accettato il patteggiamento perché il sistema legale israeliano previsto per i palestinesi «non assicura che sia fatta giustizia»; secondo il report di una ong israeliana che difende i diritti dei palestinesi, i tribunali militari come quello che hanno giudicato Tamimi hanno un tasso di condanna del 95 per cento.