Venezuela. La crisi dell’ospedale dei bambini
di Tini Codazzi
L’ospedale dei bambini J.M. de los Ríos è l’ospedale pubblico infantile più importante del Venezuela. E’ stato fondato nel lontano 1937 e ha preso il suo nome in onore al medico e scrittore venezuelano Jose Manuel de los Ríos, precursore della pediatria in Venezuela. Purtroppo, la grave crisi ospedaliera che colpisce il paese non ha lasciato fuori l’ospedale. Sappiamo che da molti mesi ci sono problemi di forniture, di equipaggiamenti e macchinari guasti e mai riparati, di infrastrutture fatiscenti, mancanza di cibo per i pazienti, ecc. Da gennaio di quest’anno la situazione si è aggravata: i piccoli pazienti con tumore non ricevono più il trattamento di chemioterapia per mancanza di medicinali, non funzionano le sale operatorie perché in quel settore c’è un buco sul soffitto, l’area condizionata non funziona nella zona di ematologia, questo è tragico perchè un batterio potrebbe facilmente propagarsi nel luogo e colpire i piccoli pazienti. 12 pazienti renali nell’unità di dialisi del centro ospedaliero sono morti negli ultimi mesi, non perché era arrivato il loro momento, bensì perché non hanno continuato il loro trattamento e quindi sono morti sotto lo sguardo angustiato di medici, infermieri e genitori. I pazienti non hanno da mangiare e si sono incrementati i furti nelle strutture dell’ospedale.
Davanti a tutta questa atrocità, la direzione dell’ospedale non tace, il primario Dott. Huniades Urbina a febbraio aveva denunciato tutti i problemi che ci sono in oncologia, neonatologia e altre aree. Delle 7 sale operatorie che ci sono in ospedale, nessuna funziona da dicembre del 2017 per cui, gli interventi di trapianti di organi non si possono fare, i parenti chiedono di riattivare i trapianti, altrimenti i loro figli sono condannati a morte. Da inizio anno i pazienti con tumore non ricevono i trattamenti di chemioterapia, mettendo a rischio la vita di centinaia di bambini. Huniades Urbina ha detto che la situazione nell’ospedale è dovuta all’apatia di uno Stato che non si prende cura della salute dei suoi cittadini.
I genitori non smettono di protestare, hanno chiamato le testate giornalistiche più importanti del paese per diffondere la notizia, si sono incatenati ai cancelli di entrata dell’ospedale, dallo scorso 6 aprile hanno iniziato uno sciopero e una protesta all’esterno dell’ospedale. Piange il cuore vedere bambini malati con mascherine e in sedie a rotelle che protestano in mezzo alla strada insieme ai loro genitori chiedendo alle autorità una celere soluzione al problema. Le famiglie che provengono da altre regioni e che non hanno una abitazione a Caracas dovrebbero essere ospitati in ospedale, insieme ai piccoli, o in alberghi vicini convenzionati con l’ospedale. Giorni fa, le autorità dello Stato, senza dire perché, hanno fatto sgomberare queste persone, sia dall’ospedale che dagli alberghi, adesso sono in mezzo alla strada e non sanno dove andare. Dalle denunce e dai racconti dei familiari sfrattati si capisce che la ragione di questo gesto inumano è perché hanno protestato; l’autorità ministeriale l’ha fatto per rappresaglia, erano stati avvertiti.
Sul sito del Ministero della salute, sulla home page si legge: “Gente che lavora, Governo Bolivariano di Venezuela”. Nella sezione delle notizie non c’è nemmeno un accenno a questo problema, le notizie sono tutte politiche e non di salute. Come sempre succede con questo governo canaglia, quando ci sono veri problemi di violazione dei diritti umani o di salute pubblica, tutto tace, reagiscono come se niente fosse. Ho navigato per il sito in modo esaustivo e non ho trovato nemmeno una piccola notizia, un trafiletto sui problemi che attraversano gli ospedali pubblici venezuelani. Nemmeno sulla stampa o in TV, il governo non parla dei bambini in agonia o morti per la sua irresponsabilità.
L’ospedale J.M. de los Ríos non ha nemmeno un sito web, se non hanno soldi per comprare cotone e siringhe… figuriamoci se ha il personale e i soldi per la manutenzione di un sito web.
Entrare in un ospedale pubblico venezuelano è una condanna a morte, sia per i bambini che per gli adulti. Si muore soltanto per colpa di poche persone marce che hanno preso in ostaggio un paese ricco, pieno di risorse umane e naturali ed è per questo che dobbiamo continuare a lottare per riavere il Venezuela di una volta.
Buona giornata.
Vi scrivo perché vorrei contribuire con una piccola donazione finalizzata a migliorare lo stato dell’ospedale dei bambini J.M. de los Ríos. Vi chiedo pertanto cortesemente di inoltrarmi i riferimenti per poter effettuare il bonifico.
Grazie e buona giornata.
Buongiorno,
può scrivere a:
info@venezuelaniinlombardia.org
oppure (meglio) telefonare a Lucila del Carmen Urbina 391.7477570, Presidente dell’associazione stessa
La ringrazio molto
Alessandra Montesanto
ho letto l’articolo dell’ospedale dei bambini J.Mde los Rios e sono rimasta veramente sconvolta da tanto dolore e morte per queste povere persone.
ho preso i riferimenti dai commenti sopra riportati perché vorrei aiutare nel mio piccolo questi bimbi e le loro famiglie.
Mi auguro solamente visto il clima che vige in quel paese (corruzione) che quello che viene donato, finalizzato allo stato in cui si trova l’ospedale VENGA VERAMENTE DATO PER QUELLO SCOPO.
ASSOLUTAMENTE SI! Ce ne facciamo garanti. La ringraziamo molto e le auguriamo una Buona festa della Repubblica.