Liberi di accogliere i rifugiati. Vogliamo creare passaggi sicuri
Anche Associazione per i Diritti umani sostiene le campagne di Welcoming Europe, oggi più che mai.
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20 giugno Giornata Internazionale dei Rifugiati.
Dal 1990 a oggi sono morti più di 34 mila migranti nel tentativo di raggiungere via mare l’Europa. L’apertura di vie d’accesso legali e sicure verso paesi disposti ad accogliere. Vogliamo vie sicure di ingresso complementari e addizionali ai programmi nazionali di resettlement e, in questo senso, la società civile può offrire un contributo rilevante. Le sponsorship private, inoltre, hanno un ruolo importante nel facilitare l’integrazione dei rifugiati appena arrivati nei territori grazie al sostegno e alla mobilitazione delle comunità, di gruppi religiosi, di organizzazioni non governative, di aziende private e di famiglie di rifugiati reinsediati.
Chiediamo alla Commissione Europea di modificare il Regolamento Ue 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e attivare un nuovo programma di finanziamento nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) per sostenere i programmi di sponsorship privata della società civile affinché sempre più cittadini e associazioni possano essere #liberidiaccogliere.
La sponsorship è un percorso sicuro e legale destinato a richiedenti asilo e rifugiati. I beneficiari, ai quali viene rilasciato un visto d’ingresso nazionale, sono sostenuti da sponsor privati (comunità, società civile, organizzazioni di volontariato) che si fanno carico dell’accoglienza e seguono il processo di inclusione nei territori. Questi programmi si aggiungono a quelli statali di reinsediamento, e cioè il trasferimento di rifugiati, già riconosciuti dall’Unhcr, verso un paese terzo che mette a disposizione un certo numero di posti.
In Canada l’istituto della sponsorship privata ha una tradizione lunga più di quaranta anni, che ha permesso alla società civile canadese di accogliere circa 300 mila rifugiati. In Europa questo strumento ha iniziato a diffondersi solo recentemente.
In Italia, a partire dal 2016, alcune organizzazioni religiose (Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Chiese valdesi e metodiste, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Conferenza Episcopale Italiana) hanno firmato degli accordi specifici con il governo italiano aprendo dei Corridoi Umanitari dal Libano e dall’Etiopia, interamente finanziati con fondi privati, permettendo più di 2 mila richiedenti asilo di raggiungere in sicurezza l’Italia e qui essere accolti e integrati all’interno delle comunità sul territorio. I risultati positivi di questi programmi pilota hanno incoraggiato l’adozione di questo modello anche in Francia e in Belgio, dove organizzazioni cristiane hanno aperto corridoi umanitari sul modello di quelli italiani.