Il grande gioco in Afghanistan e Anche oggi è il giorno di pianto per il popolo afgano
di Atai Walimohammad
Il cessate fuoco tra governo e gruppi di combattenti integralisti non è esteso ed hanno ingannato il popolo afghano come al solito.
Nel giro di poche ore, la fragile tregua era già stata insanguinata da due attentati, con un bilancio di almeno 49 morti.
Durante il cessate fuoco nel distretto del Rodat, nella provincia di Nangarhar 36 persone sono rimaste uccise e oltre sessanta ferite quando il kamikaze si è fatto esplodere in mezzo a una folla di militari afghani e talebani che festeggiavano insieme la tregua in coincidenza con le festività dell’Eid.
A Jalalabad hanno presa di mira la zona degli uffici del governatore e un altro attentatore suicida ha portato con sé le vite di almeno 15 persone nella stessa provincia. Questo era il cessate fuoco dei terroristi: hanno fatto piangere tante famiglie durante le festività, chi ha perso genitori, chi figli, fratelli ed altri membri della famiglia.
I talebani senza spargere sangue non possono vivere, sono nati per uccidere gli altri e ciò che viene detto loro dai signori della guerra lo fanno, non hanno cuore e sono stati indottrinati in nome di Allah, un Allah inventato da coloro che si arricchiscono sulla pelle del popolo afghano; la loro vera religione è uccidere gli altri, mentre il terrorismo islamico continua a colpire tutto l’ Afghanistan, i Paesi mondiali non si fanno sentire e gli attentati ed esplosioni delle bombe sono considerati una cosa normale in questo Paese senza padrone.
Quella in Afghanistan è la guerra più lunga mai combattuta dagli Usa: iniziata ad ottobre del 2001, malgrado abbia visto al suo picco schierati oltre 140 mila soldati di 51 Paesi nel 2011, e gli annunci di disimpegno prima di Barack Obama e poi in campagna di Donald Trump, le truppe Usa sono ancora nel Paese, come quelle italiane, dopo quasi 18 anni. Il presidente americano Donald Trump ha chiesto a “tutti i Paesi un’azione decisiva” tutti i Paesi dovevano intraprendere un’azione decisiva contro i talebani e la rete terroristica che li sostiene”, ma nessun risultato!
- La soluzione per portare pace in questo Paese martoriato è di aspettare che gli americani ed i russi vadano a vivere su Marte!
Il Pakistan sta facendo il doppio gioco e sostiene le reti terroristiche; il Pakistan ha invaso i territori afghani tramite i talebani, tanti talebani catturati sono di origine punjabi, quindi cittadini pakistani che appartengono all’esercito Pakistano ed insieme ai talebani in nome dell’ Jihad stanno occupando il territorio afghano.
La rete Haqqani è una parte importante di tutta questa storia perché è al centro di un’enorme polemica di cui si è parlato molto negli ultimi anni. Secondo il governo afghano, dietro all’aumento della guerra degli ultimi giorni ci sarebbe il Pakistan, accusato ormai da anni di dare protezione agli estremisti, tra cui proprio i talebani e la rete Haqqani.
Negli ultimi mesi ci sono stati più di 50 attentati, ma solo pochi (circa 15) sono stati nominati dai media mondiali. Per pubblicare le notizie, oggigiorno, dai media internazionali il numero delle vittime afghane non deve essere inferiore alle 15 persone e i danni devono essere grossi, altrimenti non viene considerata una notizia importante!
di Atai Walimohammad (aggiornamento inviatoci ieri)
Un kamikaze ha colpito una moschea nella città di Gardiz, la capitale della provincia orientale della paktia, venerdì pomeriggio, uccidendo 28 persone e ne ha ferite più di 80 ; lo hanno confermato funzionari locali. L’attacco è stato portato a termine da due kamikaze all’interno della moschea Sahib-ul-Zaman nella zona di Khwaja Hassan, nella zona PD2 della città.
Il capo della polizia provinciale Raz Mohammad Mandozai ha detto che i due kamikaze si erano vestiti da donne e hanno fatto detonare i loro esplosivi all’interno della moschea durante le preghiere del venerdì. Secondo Khan Ahmadzai, capo del dipartimento di sanità pubblica, almeno 29 persone sono state uccise nell’attacco. Il presidente Ashraf Ghani in una dichiarazione ha condannato l’attacco suicida in Paktia, definendolo “atto criminale e non islamico”. Il presidente ha detto che tali attacchi non possono influenzare l’unità tra gli afghani. Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attacco. L’imam Saidagha ha duramente condannato i feroci attacchi dei talebani e ha chiamato i talebani “gli animali selvatici”.
I talebani non sono musulmani e questa cosa deve essere chiara al mondo. L’Islam non c’entra niente con questi terroristi. Io sono un imam e non trovo scritto nel Corano e nè da qualche altra parte di uccidere e di far spargere il sangue!