Laila Haidari. Essere donna e attivista in Afghanistan
di Alessandra Montesanto
Abbiamo inaugurato il mese di agosto con una bella iniziativa, organizzata presso il nuovissimo ristorante SAMARKAND, a Milano. Un luogo dove si possono gustare ottimi piatti, un the allo zafferano sorprendente, ascoltare musica e incontrare persone di grande impegno e cultura.
Abbiamo avuto il piacere di conoscere LAILA HAIDARI, una giovane donna coraggiosa che ha deciso di aprire, a Kabul, una casa di accoglienza per aiutare le persone ad uscire dal tunnel della tossicodipendenza.
In occasione della presentazione, al festival di Locarno, del documentario che parla della sua attività – dal titolo “Laila at the bridge” – l’attivista è stata invitata a Milano dai nostri cari amici Amin Wahidi (cineasta e poeta di etnia hazara) e Basir Ahang (giornalista di etnia hazara) che ringraziamo molto per questa occasione importante.
Il sogno di Laila Haidari è quello di poter costruire un ospedale per continuare a salvare vite umane in una città, in un Paese devastato e in cui i diritti – soprattutto delle donne – vengono negati ogni giorno. Cerchiamo di aiutarla, ognuno di noi come può.
Ecco per voi il link per il video dell’incontro: