Nave Diciotti. Il nostro appello per la disobbedienza
Di Alessandra Montesanto
Le immagini che stanno circolando sulla mobilitazione a Catania per chiedere lo sbarco dei migranti in ostaggio sulla nave Diciotti è un segnale di speranza. Speranza che proviene dalla società civile, da cittadini ancora ricchi di umanità e di senso logico. Ma, evidentemente, siamo in pochi se molti hanno permesso, con il loro voto, questa tragedia (e le altre). Crediamo, ormai, nella disobbedienza: abbiamo tentato con la pazienza, con la legalità, ma ora è giunto il momento di scendere in piazza, di riappropriarci delle strade, di far sentire forte e chiara la nostra voce: chi può farlo tramite gli organi di informazione, lo faccia. Chi può farlo con gli strumenti giuridici (come hanno iniziato a fare a Treviso e ad Agrigento), lo faccia.
Vogliamo dire BASTA agli slogan e alle campagne elettorali sulla pelle dei più deboli: guardiamo bene le immagini delle persone rapite – perché di questo si tratta – sulla nave e sulle altre che solcano ogni giorno il “Mare nostrum”. Sono immagini di esseri umani stremati, malati, attaccati solo alla loro Fede perché sanno di non poter far affidamento su nessun altro, se non il loro dio.
Vogliamo dire BASTA ad un gioco di forza e di potere che arricchisce le tasche dei vigliacchi e degli ignoranti.
Vogliamo dire BASTA ad una politica sconcia, priva di valori, arrogante e volgare, nei pensieri come nelle azioni.
Vogliamo ARGINARE l’ondata di ipocrisia, di razzismo, di ego(t)ismo che pervade la nostra mentalità. Sì, ci sentiamo superiori perché lo siamo: perché chi si prende cura della vita altrui è superiore a chi, invece, gioca a fare il bullo. E’ una questione di ETICA. E poi, si sa, i bulli da soli non valgono niente.
Con queste righe, da questo giornale on-line, vogliamo quindi inneggiare alla disobbedienza (pacifica, certo), ma che sia influente e incisiva. Che le ultime esperienze, facciano riflettere e ripensare ai voti da accordare quando sarà il momento di esprimere e di esercitare il nostro diritto a scegliere una classe politica degna della nostra Costituzione e della Democrazia, quella autentica e non quella basata sulla propaganda. Le battaglie per l’accoglienza con gli altri Paesi dell’Ue e la richiesta di regolare i flussi migratori vanno fatte nelle sedi opportune e non lasciando morire centinaia e centinaia di persone, anche bambini.
Se siete d’accordo con noi, condividete questo appello. Se siete d’accordo con noi, scriveteci a: peridirittiumani.com e,insieme, scriviamo lettere e denunce da presentare alle istituzioni che ci vorranno ascoltare. Noi ci siamo e siamo pronti!