“Scritture al sociale”. Bellissime si diventa
di Patrizia Angelozzi
Si chiama Chiara Bordi, ha diciotto anni ed è molto bella. A causa di un incidente stradale con il motorino subì l’amputazione di un arto con conseguente protesi. E’ di Tarquinia, una piccola città del Lazio ed era tra le finaliste del concorso più famoso dedicato alla bellezza, “Miss Italia”.
Il web, quello becero e misero, l’ha attaccata. <<Ti votano perché sei storpia>>.
La risposta di Chiara è stata: <<A me mancherà un piede, a te cuore e cervello>>. La commentatrice piena di rabbia e violenza verbale, ha proseguito: <<Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano perché sei storpia>>.
Parlare a nome degli italiani non ha senso, a meno di rivestire ruoli pubblici a nome della collettività, e gli italiani, in questo caso sono stati in tantissimi a non essere d’accordo.
E’ nata spontaneamente sul web la difesa a Chiara in favore di una idea di bellezza senza limiti. E’ la prima ragazza a gareggiare in questo storico concorso con una protesi, è forte, coraggiosa e di certo in grado di spronare verso il superamento altre persone che si sentono in difficoltà. <<Voglio far capire a tutti che la vita è sempre bella >> Solare e sorridente ha sfilato a nome di chi vive un problema, a significare il cambiamento.
<<Mi dispiace che ad alcuni sia arrivato il messaggio “votatemi perché sono storpia” e non il “guardatemi, mi manca un piede ma non ho paura di mostrarmi al mondo”.
A me della vittoria non interessa , tantomeno di fare pena. Sto facendo questo per mostrare alle persone ottuse che una ragazza senza un arto può gareggiare alla pari di tutte. Che la diversità non è vincolante e che la vita non si interrompe mai ed è sempre bella. Da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima, tutto sta nel saper reagire».
Chiara Bordi è terza classificata a Miss Italia, ci ha deliziato con la sua splendida fisicità e il sorriso disarmante, requisiti che hanno oltrepassato la passerella, sono arrivati attraverso le emozioni diventate lezioni di vita.
Dopo il concorso, Chiara tornerà nelle scuole con l’Associazione SuperAbile a portare la sua testimonianza, ha già incontrato gli studenti di 17 Istituti nella provincia di Viterbo e Corviale nella periferia di Roma.
Fa la barista part-time specializzata nel ‘caffè-corretto’ e promuove il coraggio.
Prima dell’incidente ha fatto arrampicata, preso il brevetto da sub, ha giocato nella nazionale di sitting-volley e basket in carrozzina, praticato windsurf e snowboard. Il suo primo 10 in matematica lo ha preso mentre era ricoverata all’Ospedale Gemelli di Roma, in terza media.
Quest’anno Miss Italia ha vinto, grazie a Chiara con una 79ma edizione senza limiti.
Una risposta
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