Dossier statistico Immigrazione 2018: oltre le mistificazioni
di Alessandra Montesanto
Sono 5.1 milioni gli straneri che risiedono in Italia alla fine del 2017: l’8% della popolazione totale. Più della metà dei residenti stranieri in Italia provengono da paesi europei mentre solo un quinto del totale viene dall’Africa. Questi dati sono del Centro Studi e Ricerche IDOS che, in partenariato con il centro studi Confronti e con la collaborazione dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ha redatto, grazie anche al sostegno dei fondi Otto per Mille della Tavola Valdese, il Dossier Statistico Immigrazione 2018, presentato il 25 ottobre in varie città d’Italia
Le vittime dei naufragi nel Mar Mediterraneo nei primi nove mesi di quest’ anno sono 1.733 secondo le stime dell’Oim, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, e il Dossier spiega chiaramente come ciò sia accaduto dopo gli accordi stipulati tra Italia e Libia nel 2017; secondo i famigerati accordi, l’Italia fornisce le risorse economiche che permettono alla Libia di fermare chi, in mancanza di adeguati corridori umanitari, tenta la via del mare.
Il Dossier espone dati chiaramente contrari ai presupposti della teoria dell’invasione: il maggior numero di migranti risiede in Europa (83,8 milioni), ma viene sottolineato che in Europa si parla di migrazioni interne nei due terzi dei casi. Inoltre, a fronte di 68,5 milioni di migranti forzati al mondo, i paesi con i più alti numeri di rifugiati accolti sono la Turchia (3,5 milioni), il Pakistan (1,4 milioni), l’Uganda (1.350mila), il Libano (1 milione) e l’Iran (970mila).
Per quanto riguarda i richiedenti asilo: l’Italia ospita circa 354mila persone, meno di Germania (1,4 milioni) e Francia (400 mila). Mettendo in rapporto il numero di rifugiati e richiedenti asilo con il totale della popolazione del paese ospitante viene rivelato come in Europa così come in Italia essi costituiscano lo 0,6%. In Libano, per fare un paragone, si calcola un rifugiato ogni 6 abitanti. Altro che slogan e propaganda, qui sono le ricerche sul campo a parlare.
Un altro tema importante è quello del lavoro: due terzi degli occupati stranieri in Italia si dedicano a lavori spesso precari e potenzialmente pericolosi, lavori per i quali più di un terzo degli stranieri lavoratori è sottostimato perchè , in realtà, possiede un grado di istruzione più qualificante; le imprese gestite da migranti in Italia sono quasi 590.000.
Il 10% degli alunni nelle scuole è straniero o di nuova generazione, sempre contro ogni mistificazione.
Infine non dimentichiamo che nel 2017 gli immigrati hanno inviato circa 5.075.116 migliaia di euro di rimesse ai propri Paesi d’origine.
Dunque, gli stranieri sono una risorsa per il nostro Paese sempre più retrogrado e ignorante. E saranno gli stranieri a salvarlo con il loro impegno, con la loro fatica, con la loro forza, con i loro valori.