Mai più lager – NO ai CPR
● Gli occhi e le bocche cucite dei detenuti del CIE di Ponte Galeria a Roma, nelle proteste del 2014, raccontano l’orrore dei centri di detenzione amministrativa e deportazione per stranieri, odierni CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), dove anche le minime garanzie di rispetto del detenuto nel sistema penitenziario sono solo un miraggio.
● E’ ora stata preannunciata l’apertura di un CPR a Milano, in via Corelli 28, al posto di un centro di accoglienza che attualmente ospita oltre 300 richiedenti asilo, la cui sorte non è dato sapere, neppure ai diretti interessati.
● Un paese democratico non può tollerare l’apertura e l’esistenza di un CPR, né a Milano né altrove. Come non può accettare la “delocalizzazione” di veri e propri lager sull’altra sponda del Mediterraneo, tantomeno se frutto di trattative per nulla trasparenti.
● E non è tutto e non è solo una questione di immigrazione. Perché all’esito di una strumentale campagna di distrazione di massa fondata su di una strategia della tensione xenofoba, il DL Salvini, con il falso pretesto della “sicurezza”, sta ora attentando a principi costituzionali che riguardano tutti e tutte, posti a tutela della libertà ed uguaglianza degli individui e prima ancora della dignità umana.
● Davanti a tutto questo è tempo di prendere posizione: non possiamo cucirci le bocche. #NoCPR#NoDLSalvini