Marocco. Le donne berbere continuano le manifestazioni per i diritti
di Alessandra Montesanto
Il 26 dicembre, pochi giorni fa, è giunta anche in Italia una notizia, qui però passata in sordina: in Marocco le donne berbere hanno deciso di manifestare per i loro diritti.
Qual è la situazione dell’etnia berbera nel Paese nordafricano? Il Marocco fa parte della cosiddetta “Islamic belt” (cintura islamica), ma la sua popolazione è divisa, in maniera quasi paritetica, tra arabi e berberi. Il sovrano, Mohamed VI, è arabo (ma la madre è berbera), così come i detentori del potere politico ed economico.
I berberi vengono discriminati anche se detengono il monopolio del commercio. Sono nomadi e la più alta concentrazione si trova nella regione del Rif (nell’estremo nord del Paese); la loro discriminazione si basa sul fatto che sono molto legati alle proprie tradizioni e, per questo, vengono considerati arretrati dal governo centrale.
Nel 2016 un pescatore perse la vita in uno scontro con la Polizia, mentre tentava di impedire il sequestro del frutto del proprio lavoro; da allora si sono accesi focolai di rivolta, ripresi appunto lo scorso dicembre dalle donne. Sì, proprio le donne, spesso rimaste sole ad accudire i figli e la casa perchè i loro uomini si trovano nelle prigioni di Stato. Donne, fino a poco tempo fa, ancora analfabete; donne che oggi sono scese nelle strade per chiedere istruzione e la possibilità di lavorare fuori dalle mura domestiche, più tutela contro le molestie, ma anche sanità, servizi di sussistenza e infrastrutture. Per il Bene della parte femminile, certo, ma anche per il resto della società.