Migranti. Asgi: “Illegittimo negare l’attracco in un porto sicuro”.
Appello per un “impegno civile a difesa della legalità”
Associazione Per i Diritti umani aderisce all’appello di Asgi.
“Da giuristi non possiamo che denunciare, ancora una volta, l’illegittimità di quanto sta, nuovamente, accadendo nel Mediterraneo: il diritto di sbarco in un porto sicuro viene posto in discussione in ogni singolo episodio di salvataggio, senza considerazione alcuna per le norme”. Così l’Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione) in una nota nella quale commenta la vicenda della Sea Watch 3 e della Sea Eye che, con una cinquantina di migranti complessivamente a bordo, da giorni attendono di poter sbarcare in un porto sicuro. “Sono solo gli ultimi casi – prosegue la nota – di uno stillicidio ormai costante in spregio del diritto e fuori da ogni inesistente ‘invasione’, ammontando gli sbarchi nel 2018 a poco più di 20.000”. L’Asgi ribadisce come “anche le autorità italiane abbiano l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie a che tutte le persone soccorse possano sbarcare nel più breve tempo possibile in un luogo sicuro”. Inoltre, “il rifiuto di consentire lo sbarco, in particolare a persone vulnerabili (donne e bambini, anche piccolissimi) sfuggite a torture e violenze, che oggi si trovano in permanenza prolungata su una nave in condizioni di sovraffollamento e di promiscuità e con bisogno di accesso a cure mediche e a generi di prima necessità viola inoltre le norme a tutela dei diritti umani fondamentali e sulla protezione dei rifugiati”.
“Ci riserviamo di supportare e promuovere – spiega l’associazione – ogni azione giudiziaria nelle sedi competenti per ingiungere il rispetto del diritto e sanzionare le violazioni in essere e l’indebita strumentalizzazione della situazione di persone vulnerabili al fine di porre in discussione le regole di ripartizione dei richiedenti asilo nell’Unione europea al di fuori delle sedi proprie”. Inoltre, l’Asgi fa appello a “tutti i soggetti istituzionali, al di là della loro competenza, a far sentire la loro voce anche con atti di impegno civile a favore di coloro che sono ostaggio di una politica senza più legge”.
Per adesioni scrivere a :info@asgi.it