Shoah – Il genocidio dei Porrajmos
«Inizialmente solo per gli ebrei esistevano le camere a gas, unicamente per loro. In un secondo momento, nell’estate del 1944, purtroppo anche per gli zingari fu decretata la stessa “soluzione finale”. Li hanno mandati a morire nelle camere a gas. Ebrei e zingari morivano per gas» (Pietro Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz)
Porrajmos: 500mila rom e sinti vittime del genocidio nazi-fascista
Il 27 gennaio si celebra in Italia la Giornata della Memoria – riconosciuta grazie alla Legge n.211 del 20 luglio 2000 – che ricorda lo sterminio del popolo ebraico, la Shoah, ma che dimentica di commemorare anche i 500mila rom e sinti vittime del genocidio nazi-fascista. Una storia segnata dalla persecuzione su base etnica che, in tempi e con modalità differenti, ha colpito le comunità rom e sinte in Italia nel ventennio fascista: il Porrajoms.
I quattro periodi del Porrajmos
Sono quattro i periodi del “Porrajmos”, la violenta azione che in Italia ha inghiottito nel vortice dello sterminio centinaia di famiglia colpevoli solo di appartenere ad una “razza” giudicata senza speranza di conversione. Il primo periodo è inaugurato con la Circolare del Ministero degli Interni del 19 febbraio 1926 che dispone il respingimento delle carovane entrate nel territorio “anche se munite di regolare passaporto” e l’espulsione di quelle soggiornati di origine straniera. Il secondo periodo è racchiuso trail 1938 e il 1942 e risulta segnato da una pulizia etnica organizzata presso le frontiere. Il terzo periodo si inaugura con un Ordine emanato l’11 settembre 1940 dal Capo della Polizia Nazionale che ordina, per i rom di nazionalità italiana “certa o presunta” il rastrellamento “nel più breve tempo possibile” e il concentramento “sotto rigorosa vigilanza in località meglio adatte in ciascuna Provincia”. L’ultimo periodo, il quarto, parla il drammatico linguaggio della “soluzione finale” verso i campi di sterminio.
PER CHI SI TROVA A ROMA
Da Largo 16 ottobre a piazza degli Zingari per abbracciare le due Memorie
All’interno della Settimana della Memoria, Associazione 21 luglio, con il patrocinio di Progetto Memoria – Associazione che si compone di sopravvissuti ai lager e testimoni diretti e indiretti -, organizza domenica 3 febbraio alle ore 11,00 una passeggiata urbana nel cuore di Roma per unire, in un unico abbraccio le Memorie delle due persecuzioni. La passeggiata avrà inizio alle ore 11,00 presso Largo 16 ottobre 1943 con la testimonianza del sopravvissuto Lello Dell’Ariccia. I partecipanti si sposteranno poi in una passeggiata libera verso Piazza degli Zingari dove lo strorico Luca Bravi, accompagnato da alcune testimonianze, racconterà la vicenda del Porrajmos in Italia.
L’evento si concluderà in piazza degli Zingari
L’evento, accompagnato da musica tzigana, dalle canzoni di Maurizio Di Veroli e dalle riflessioni della giornalista Annalisi Camilli e dell’antropologo Piero Vereni, si concluderà in Piazza degli Zingari alle ore 12,30 con un omaggio presso la targa che ricorda lo sterminio del popolo rom.Ogni singolo partecipante è invitato a portare un fiore da deporre in piazza degli Zingari.