“America latina: diritti negati”. Città del Messico: trasporti e molestie
Ci stiamo avvicinando all’8 marzo, Giornata dedicata alle donne. Anche se, secondo noi, ogni giornata è dedicata alle donne (agli uomini, a tutte e a tutti), Associazione Per i Diritti umani inizia a riflettere sul tema con una breve, ma significativa testimonianza di Mayra Landaverde, dal Messico, dove si è recata lo scorso novembre per il Forum Sociale Mondiale delle Migrazioni.
Trasporti e molestie
di Mayra Landaverde
Dicono che le statistiche non mentano. Forse in Messico non è valida questa affermazione. I numeri di donne molestate sui trasporti pubblici non riflettono la vera quotidianità con cui le donne di questo Paese lottano ogni giorno. Sono arrivata a Città del Messico da pochi giorni, ma sono già moltissime le donne che ascolto, donne che fra una chiacchiera e un’altra, condividono le proprie tecniche per difendersi.
La rete metropolitana della città ha istituito, nelle ore di punta, alcuni vagoni solo per donne e minori di 12 anni proprio per contrastare questo tipo di violenza anche perché, mesi fa, hanno arrestato un uomo che si travestiva da donna per poter accedere a questi vagoni e continuare a molestare.
Le violenze di questo genere vengono viste, dalle istituzioni, come una banalità senza nessuna importanza, quasi come un’esagerazione da parte del genere femminile, quando invece è un’emergenza.
Le molestie esistono in tutto il mondo, ma nonostante il mio amore sconfinato per il Messico, devo dire che questa situazione lo rende molto spesso un posto infernale.