“LibriLiberi”. Piazza Fontana. Il processo impossibile
di Alessandra Montesanto
E’ stato davvero un percorso/processo impossibile, quello per la strage di Piazza Fontana, una strage che ha provocato 17 morti, 90 feriti: un ordigno esplosivo presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, a Milano. Era il 12 dicembre 1969.
In realtà i processi sono stati tre, ognuno dei quali spalmati per decine di anni con l’intero iter della vicenda che ha assunto un significato via via sempre più politico e simbolico, data la conferma del coinvolgimento di personalità del Potere istituzionale, dei Servizi segreti, degli agganci con reti eversive straniere nella volontà di insabbiare, depistare, negare in nome della “Ragion di Stato” quella da cui è partito lo sgretolamento della Democrazia nel nostro Paese; ecco perchè il nuovo libro-inchiesta di Benedetta Tobagi – Piazza Fontana. Il processo impossibile (edito da Einaudi) – è di straordinaria importanza e attualità.
Come sempre, la giornalista riporta documenti, testimonianze, stralci di intercettazioni che dimostrano la sua capacità di raccogliere prove e di svolgere le indagini in maniera scrupolosa e attenta, facendo partecipare il lettore alla sua ricerca che non manca di sarcasmo di fronte alle nefandezze compiute nell’arco di 40 anni di Storia italiana: Storia recente che molti ricorderanno, altri continuano a mistificare e i giovani, probabilmente, ancora non conoscono a causa del vuoto culturale e negazionista in cui navighiamo di questi tempi.
Nomi, decisioni, comportamenti di Giulio Andreotti, dei due principali imputati (e colpevoli per la Verità, ma non per il Sistema Giudiziario) Franco Freda e Giovanni Ventura, Guido Giannettini (dell’allora SID, Servizio Informazioni Difesa) sono accostati a quelli di chi è stato accusato ingiustamente, come l’anarchico Pietro Valpreda, a quelli di chi ha tentato di svolgere il proprio dovere in maniera limpida e ne ha pagato un caro prezzo, come il P.M. Emilio Alessandrini, e poi i familiari delle vittime, mai risarciti né economicamente, né tantomeno dalla Giustizia.
Nella lettura di questo saggio fondamentale, si passa da un decennio a quello successivo, per poi tornare indietro, riprendere le piste, seguire i flussi del denaro, delle minacce, delle menzogne in un intricato e misero labirinto, in una pastoia criminale di partiti, di governi, di Finanza, di Polizia, di coloro che avrebbero avuto il compito di tutelare i cittadini comuni invece di gettarli nell’incubo della strategia della tensione per scopi di mero guadagno, pubblico e personale.
Milano, il Veneto, la Capitale, Catanzaro sono i luoghi che hanno visto aprirsi, chiudersi e riaprirsi le istruttorie, le speranze, le disillusioni. Scenari di un’Italia sempre più marcia, corrotta, quella che arriverà alla costituzione della P2, quella che si allea da sempre con le mafie, quella che si appella agli errori e alla persecuzione da parte di giudici “comunisti”, quella di chi vorrebbe rimaneggiare il testo (splendido) della nostra Costituzione per sdoganare, più del solito, malaffare e neofascismi.
No, non vogliamo permetterlo. Ed è per questo che consigliamo vivamente la lettura di questo libro,che lo vorremmo proporre negli istituti scolastici perchè la Tobagi de-scrive, ricorda, commenta, con tutta la sua passione, pagine e pagine di brutta gente e noi invece vogliamo educare, informare e crescere giovani onesti e consapevoli.