Lo sporco gioco della CIA con le vite degli afgani
di Atai WalimohammadL
La pace con i criminali e assassini è peggiore della guerra. Quello che è più grave in Afghanistan oggi è che sono gli stessi criminali di guerra, assassini ed ex-ministri di quello che si chiamava “Emirato Islamico dell’Afghanistan” e che sono protetti e partecipano alla vita politica, senza giustizia – un miraggio lontano per il popolo afghano. Uno degli assassini più crudeli e inumani è Gulbuddin Hekmatyar che vive come se fosse un angelo e addirittura ha avuto coraggio di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2019. Nessuno può toccare questo e gli altri assassini perché vengono difesi dai loro padroni “difensori dei diritti umani”, o dalla meglio “comunità internazionale”
Il governo USA ha trattato con i talebani senza coinvolgere il popolo e il governo afgano. Sembra davvero un grande sporco gioco; nonostante le trattative le bombe non si fermano, continuano gli attentati suicidi, mentre a Doha, in Qatar, si sono svolti fino a qualche giorno fa i negoziati di pace e riconciliazione tra Stati Uniti e leader talebani.
Il presidente Usa cancella il vertice segreto con i Talebani e il leader dell’Afghanistan dopo che alcuni politici e il presidente afgano si sono rivolti agli Stati Uniti per avere i dettagli sulle trattative svolte; , qualcosa è andata male e i mercenari,per spaventare il popolo, hanno effettuato attacchi tramite un attentatore suicida che ha fatto almeno 10 vittime e oltre 20 feriti.
Che significato hanno avuto queste negoziazioni di pace tra Stati Uniti e talebani in Qatar?
Le negoziazioni in nome della pace e della riconciliazione, iniziati il 29 giugno sono avvenuti, a Doha con i talebani, ovvero terroristi e fondamentalisti che hanno le mani sporche di sangue. Il primo punto è che la pace senza giustizia perde il suo significato. Il nostro popolo dopo quattro decenni di guerre si sente estraneo a questi cosiddetti accordi con diversi gruppi che vorrebbero stare al potere insieme ai loro padroni stranieri. Non c’è fiducia in questi accordi, anzi una pace con i criminali è più pericolosa della guerra attuale perché i nemici della pace lavoreranno più facilmente per andare al potere e continueranno ad esercitare la loro barbarie; quelli che si siedono ai tavoli dei negoziati sono esattamente una fotocopia dei talebani, i creatori dei talebani o i signori della guerra, i padrini di questi terroristi. Ma oggi anche l’Isis è presente in Afghanistan. Se anche per un secondo credessimo che i talebani possano depositare le armi, che diciamo dell’Isis? Tutto sotto il cappello dei negoziati con gli Stati Uniti, ma anche con il sostegno politico e finanziario di diversi paesi come l’Arabia Saudita. Bisogna capire infatti che ci sono diverse filiali dei talebani, non un unico ramo: ci sono i talebani americani, i talebani russi, quelli cinesi, pachistani, iraniani. Ognuno sostiene i propri gruppi secondo i propri interessi di controllo nel nostro territorio e quindi non cambierà nulla.
La vittima è sempre il nostro povero popolo. I talebani hanno una strategia a lungo termine e una cosa è certa: non hanno a cuore i desideri degli afghani (pace, giustizia, diritti umani). Gli Stati Uniti vogliono mantenere i loro interessi strategici, tagliare la spesa e ridurre il numero dei propri soldati uccisi. Khalizad (rappresentante speciale per la riconciliazione tra Usa e Afghanistan) ed altri rappresentanti del governo statunitense sanno bene che il risultato delle trattative non sarà la pace.
Gli Stati Uniti decidono per il popolo afgano, e vogliono che l’Afghanistan rimanga schiavo; a proposito delle elezioni presidenziali che si stanno avvicinando, ne vogliamo parlare?
Purtroppo in Afghanistan si dice: non è importante chi vota, ma chi conta i voti. Sono finte elezioni: l’Afghanistan è nella lista dei Paesi più corrotti al mondo, non ci possono essere elezioni vere. Il voto viene espresso solo per legittimare il prossimo presidente supportato dagli Stati Uniti