Libia, Somalia, Nigeria. Paesi al massacro
Comunicati stampa da parte di Foad Aodi, www.co-mai.org
Libia,Amsi e Co-mai,In 8 mesi più di 3500 morti ,di cui 1500 civili tra donne e bambini e oltre 25 mila feriti .
Foad Aodi;Urge fermare il massacro in Libia e le guerre d’interessi economici e di leadership sulla pelle dei libici e migranti
Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le comunità del mondo arabo in italia (Co-mai) presentano il bilancio di morti e feriti in Libia dall’inizio del conflitto il 04.04.2019 che ci riferiscono i medici locali libici che lavorano nei vari ospedali e le città libiche compreso Tripoli .
Sono più di 3500 morti di cui 1500 civili e oltre 25 mila feriti dove sono stati trovati numerose fosse comuni e civili uccisi nelle loro case .
Inoltre i medici riferiscono una situazione molto grave negli ospedali dove manca tutto quello che necessario per curare e salvare i feriti e bambini.
Lanciamo il nostro grido d’allarme al mondo politico affinché si fermi il massacro in atto in Libia,il maltrattamento dei migranti,le violenze contro le donne e i bambini e il mercato nero dei trapianti d’organi,denuncia Foad Aodi Fondatore Amsi e Co-mai e membro del Registro Esperti della Fnomceo ,che è in contatto continuo con i 6 medici libici in Libia che ci forniscono in continuo gli aggiornamenti. Stiamo perdendo la speranza di vedere la fine di questo conflitto per motivi di ingerenza e conflitti di leadership e interessi economici di paesi stranieri in Libia come lo dimostrano i fatti tutti i giorni e il silenzio mediatico riguardo il massacro dei civili e migranti oltre il nostro dispiacere che sia litalia che la comunità europea stanno prendendo terreno e potere decisionale in Libia rispetto conclude Aodi
*Somalia e Nigeria ;Co-mai ;Solidarietà e sostegno al popolo somalo e Solidarietà ai cristiani in Nigeria.#BastaMassacri*
*Foad Aodi ;Grazie alla VM Del Re per il suo impegno e richiesta di sostegno internazionale alla Somalia*
Cosi le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) insieme al movimento Uniti per Unire e associazioni ,comunità e diaspore aderenti esprimono condoglianze e solidarietà al popolo somalo per e piangono i 76 morti tra cui studenti e bambini in Somalia. È l’ennesimo attacco per mettere in ginocchio il paese soprattutto ora alla vigilia delle prime elezioni dal 1969.
“Ringraziamo la *Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione internazionale Emanuela Del Re* per la tempestività e il sostegno dell’Italia a fianco della Somalia con la richiesta di più sostegno internazionale per il paese. Inoltre le comunità del mondo arabo e musulmane in Italiana condannano l’attentato contro i cristiani in Nigeria e rinnovano il loro invito ad essere tutti uniti contro il terrorismo e valorizzare e proteggere la presenza dei cristiani in Medio Oriente e in Africa che per tutti noi è una ricchezza e fonte di dialogo e conoscenza culturale e religiosa”. *Cosi dichiara Il presidente delle Co-mai e Amsi e Membro del Gdl salute Globale Fnomceo Foad Aodi* che fa’ il suo appello a tutti i cristiani in Medio Oriente e in Africa di rimanere nei nostri paesi per arricchirli di confronti costruttivi,di democrazia e libertà religiosa con il rispetto reciproco per non darla vinta agli estremisti,ai movimenti terroristi e alle persone chiuse mentalmente e piene di odio.
Una risposta
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