“LibriLiberi”. La libertà possibile
di Alessandra Montesanto
New Orleans è la vera protagonista del lavoro di esordio di Margaret Wilkerson Sexton, nonché la sua città natale, romanzo dal titolo italiano La libertà possibile (Fazi editore). Due donne, Evelyn e sua figlia Jackie e un ragazzo, T.C.
E tre epoche: il 1944, gli anni’80 e il 2010.
Generi e generazioni a confronto, il mondo che cambia, la città che si plasma, come i sentimenti dei protagonisti, che subiscono guerre, uragani e tempeste interiori.
La seconda guerra mondiale porta via giovani neri in piena salute; il cataclisma Katrina sparge sale su esistenze già fiaccate; la globalizzazione e il capitalismo gettano asfalto su anime fragili. Chi è capace di resilienza sono le donne: mogli, genitrici, sorelle in grado di saggezza, pazienza e cura, ma non tanto da soccombere. E la città – la Grande Madre – che suona ormai una musica malinconica, ma che imperterrita, non smette di seminare note come germogli di nuove possibilità.
La libertà non è facile da conquistare per chi è povero, per chi è in galera, per chi è costretto in legami professionali o sentimentali insoddisfacenti: il rischio – o forse l’unica opportunità – è quello di accontentarsi di una libertà solo “possibile”. Ma non è questo il destino di tutti noi?
L’autrice, con una scrittura lineare che si muove su segmenti temporali diversi, riflette su questo e sulla questione razziale ancora molto attuale, ma non ne fa una questione centrale e politica, allarga lo sguardo sulle emozioni, scandagliando le anime e i contesti con la lucidità e la poesia di chi ha imparato a gestire le disillusioni.