8 marzo. Un premio ad una donna coraggiosa
di Alessandra Montesanto
8 marzo 2020: una data importante e particolare quest’anno, che cade in periodo buoi di epidemia, paure, limitazioni della libertà per forza di causa maggiore. Vogliamo, quindi, raccontare la vicenda di una donna coraggiosa che ha lottato, e continua a farlo, per la libertà di espressione e ha perso la propria libertà fisica: STELLA NYANZY, attivista, umorista ugandese, specializzata in Antropologia medica sta scontando dallo scorso agosto, una pena di 18 mesi nel carcere di Kampala per l’accusa di aver pubblicato un commento critico sul presidente della nazione, Yoweri Museveni.
Poetessa dai toni crudi, femminista, attivista per i diritti Lgbt così aveva scritto: “…
“Magari fossi morto alla nascita, tu, sporco delinquente e dittatore – incalza la poetessa in nome del femminismo. – Avresti dovuto morire alla nascita, Yoweri Kaguta Museveni”.
Dovrà trascorrere un anno in carcere con l’accusa di “cyber-bullismo e comunicazione offensiva”, la popolazione dell’Uganda l’ha eletta volto e voce della battaglia contro la dittatura. Pare sia stata persino lei a farsi trovare, lasciando alcuni indizi proprio nei suoi versi: “Se vuoi picchiarmi per la mia accorata poesia di buon compleanno, mi troverai a casa – è la provocazione che lancia Stella Nyanzi -. Chiedi indicazioni per la casa di Mama Stella, è quella con il cancello rosso. Ma non riuscirai a mettere un bavaglio alla mia bocca!”.
Proprio a Stella è stato assegnato il premio per la Libertà di espressione Oxfam Novib/Pen 2020: un riconoscimento per lei e per tutte le donne pronte a rischiare la vita per mantenere alta la propria voce.