Promozione teatrale per i nostri lettori. Tutto quello che volevo
Associazione Per i Diritti umani è lieta di proporre ai suoi lettori una promozione teatrale.
Lo spettacolo si intitola “Tutto quello che volevo” e sarà in scena presso il teatro Elfo Puccini di Milano.
Costo del biglietto in promo: 16,50 euro (anzichè 33,00)
SALA FASSBINDER | 20 OTTOBRE – 1 NOVEMBRE 2020
MAR-SAB: 21:30 / DOM: 17:30
TUTTO QUELLO CHE VOLEVO
Storia di una sentenza
di e con Cinzia Spanò
regia Roberto Recchia
video del “Sogno” di Paolo Turro
datore luci Matteo Crespi, fonico Gianfranco Turco
voci di Irene Canali (Laura) e
Ferdinando Bruni, Federico Vanni, Francesco Bonomo, Giovanna Guida
con l’amichevole collaborazione di Francesco Bolo Rossini
produzione Teatro dell’Elfo
Pubblico Ministero: «A cosa ti servivano i soldi che guadagnavi?»
La ragazza: «Taxi, vestiti, shopping, insomma tutto quello che volevo […]
Era questo il mio scopo, alla fine non c’era nessuno scopo».
Torna in scena, dopo il tutto esaurito registrato nella stagione 2018/2019 Tutto quello che volevo, uno spettacolo dedicato alla Giudice Paola Di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza. Cinzia Spanò prosegue la riflessione sul femminile, iniziata con La Moglie, raccontando l’incontro tra due figure molto diverse, ma legate entrambe dal bisogno di collocarsi dentro la propria storia per diventare pienamente ciò che sono.
Fece molto scalpore, qualche anno fa, la storia di due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse frequentanti uno dei licei migliori della capitale, che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due ragazze tutti appartenenti alla cosiddetta ‘Roma-bene’. La vasta indagine che è seguita alla scoperta della vicenda ha visto coinvolte e processate un altissimo numero di persone tra clienti e sfruttatori.
All’epoca, attraverso una narrazione facente leva prevalentemente sugli stereotipi, i media hanno fortemente inquinato la lettura collettiva della vicenda. Lo stigma è caduto soprattutto sulle giovani, che proprio in virtù del fatto di non essere percepite come vittime sono divenute vittime una seconda volta.
Attraverso lo sguardo della giudice andiamo alla scoperta di un’altra realtà, molto diversa da quella che avevamo immaginato.
• Orari: mar-sab 21:30 / dom 17:30
• Durata: 85′ senza intervallo