Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo – 15 Ottobre 2020
Per ascoltare l’audio:
https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/anbamed/indice_1602738797.htm
I titoli:
Tunisia: rivolta nel giorno dei funerali del venditore ambulante ucciso durante la demolizione del suo chiosco. L’esercito ha schierato i carri armati.
Libano-Israele: concluso il primo round di negoziati per la designazione dei confini marittimi.
Algeria: uno strano caso di corruzione; una donna si è spacciata, per anni, come figlia dell’ex presidente Boutefliqa, godendo di privilegi e tangenti. Condannata a 12 anni di reclusione.
Arabia Saudita: niente seggio nel Consiglio ONU per i diritti umani
Sud Sudan: impegno per un percorso di pace tra il governo di Juba e gli oppositori armati.
Turchia: vietata a Istanbul una pièce teatrale in lingua curda
Le notizie:
Tunisia:
l’esercito ha schierato i carri armati nella cittadina di Sbeitla, in seguito alle manifestazioni di protesta popolare che durano da due giorni. Nella cittadina, all’alba di Martedì, è stato ucciso un venditore ambulante, sotto i detriti del suo chiosco durante la demolizione ordinata dalle autorità comunali. Non è valso a placare la rabbia della popolazione le dimissioni di governatore provinciale e sindaco oltre al licenziamento dei responsabili della polizia e dei vigili urbani. Barricate, blocchi stradali, lanci di pietre e incendio di copertoni sono continuati senza interruzione anche di notte. C’è stata una breve pausa, durante i funerali della vittima, ma poi le proteste sono state riprese con vigore. L’esercito ha schierato i carri armati in difesa delle istituzioni pubbliche e le banche. La magistratura ha aperto un’inchiesta sulle circostanze dell’uccisione del venditore ambulante ed è stato arrestato il capo dei vigili urbani.
Libano-Israele:
sono conclusi i primi incontri indiretti tra responsabili militari libanesi e israeliani per la designazione dei confini marittimi, oggetto di contese negli ultimi anni, dopo le scoperte dei giacimenti di gas nell’est del Mediterraneo. Gli incontri sono avvenuti nella sede dell’Unifil, i caschi blu dell’ONU, al confine tra i due paesi, con la mediazione di Washington. Le due delegazioni si sono date appuntamento per proseguire le trattative il 28 Ottobre. Tra Tel Aviv e Beirut non ci sono relazioni diplomatiche e Israele occupa dal 1967 una striscia di territorio libanese nella località nota come le Fattorie di Shabaa.
Algeria:
il caso più strano di corruzione in Algeria è stato svelato dalla magistratura con le condanne ad una donna, Nashnashi Shafiq, nota con l’appellativo Madame Maria, che si era spacciata come la figlia dell’ex presidente Boutefliqa. È stata accusato di corruzione, arricchimento illecito e falsificazione di documenti. La donna è riuscita ad aggirare imprenditori e uomini di potere presentandosi come la figlia del presidente, esibendo documenti falsi ed ottenendo tangenti e protezione. Entrava liberamente nelle residenze presidenziali e aveva una scorta per lei e per le due figlie. L’inganno è stato scoperto nel 2018 ed è stata arrestata alla frontiera tunisina mentre tentava di fuggire all’estero. È stata condannata a 12 anni di carcere. Insieme a lei sono stati condannati il capo di un dipartimento dei servizi della sicurezza presidenziali e due ministri. Era noto in Algeria che il presidente Boutefliqa non era sposato e non aveva figli legittimi.
Arabia Saudita;
la candidatura di Raid al Consiglio ONU per i diritti umani è stata bocciata. Una sconfitta che suona come segnale d’allarme alla gestione del potere in Arabia Saudita da parte dell’emiro erede al trono, Mohammed Bin Salman. La guerra in Yemen, l’assassinio e la detenzione dei dissidenti e la mancanza dei diritti democratici, politici e sindacali e di associazione hanno portato alla debacle diplomatica di Riad, che non aveva lesinato sforzi in una campagna di acquisti senza precedenti. Ha ottenuto il voto di 90 nazioni su 193 membri.
Sud Sudan:
è stato siglato a Roma, presso la sede di Sant’Egidio, un accordo di principio che fissa un percorso di incontri per giungere ad una pace tra il governo di Juba e il “Sud Sudan Opposition Movement Alliance (SSOMA)”, un cartello di gruppi che avevano respinto la firma dell’accordo del 2018. Le tappe del percorso concordato: una tregua dall’inizio di Novembre, un incontro a livello militare e poi, il 30 Novembre, la firma di un accordo di pace. I prossimi colloqui verteranno sulla natura delle garanzie atte a mettere le basi per la tutela dei diritti di tutte le minoranze, in un sistema federale e democratico.
Turchia:
una pièce teatrale in lingua curda, tratta da un’opera di Dario Fo, è stata vietata ieri, poche ore prima dell’inizio dello spettacolo nella città di Istanbul. La motivazione ridicola della polizia è il timore per l’ordine pubblico. Critiche da parte del sindaco di Istanbul e dalle associazioni di intellettuali democratici. “Vietare un’opera teatrale in lingua curda in una città dove vivono 5 milioni di curdi è il fascismo che noi vogliamo combattere”, ha detto il leader della compagnia teatrale.