Il giardino delle meraviglie? E’ a Milano, quartiere Corvetto
di Alessandra Montesanto
Associazione Per i Diritti umani ha intervistato Aliou Diop, dell’associazione Sunugal sul nuovo progetto in atto presso il C.I.Q. – Centro Internazionale di Quartiere: il Giardino delle meraviglie.
Che cos’è il C.I.Q. Centro Internazionale di Quartiere?
E’ un progetto nato tre anni fa; come associazione Sunugal abbamo lavorato – per 15 anni presso la Fabbrica del vapore a Milano – sui temi che riguardano la Cultura. Abbiamo, poi, saputo di un bando del Comune di Milano, abbiamo partecipato e lo abbiamo vinto. Ci siamo ritrovati uno spazio di circa 1000mq, messo abbastanza male e ci siamo impegnati a sistemarlo.
Grazie a tante realtà lo abbiamo ristrutturato ed è partito come luogo di incontro, di scambio di idee; siamo nel quartiere Corvetto e il nostro obiettivo è quello di creare un luogo che sia un punto di riferimento per le famiglie, per gli abitanti, per gli artisti, per i giovani, per tutti. Le nostre attività vanno dai laboratori per bambini fino alle presentazioni di libri, film, danza, teatro, etc. E’ un luogo aperto alla cittadinanza.
Durante il primo lockdown come vi siete organizzati?
Abbiamo iniziato a fare pulizie perchè, dietro allo spazio, c’era un’area, una discarica; durante il lockdow, quindi, abbiamo iniziato a bonificarla e a sistemarla. Più andavamo avanti nel lavoro e più l’abbiamo arredata, anche con piante ed è diventata un bel giardino.
Gli abitanti del quartiere vi hanno aiutato?
Prima e dopo il lockdown sì. Durante, tramite corrierei, sono arrivate alcune piante e anche con l’associazione DARE – che ha sede qui da noi – continuiamo a sistemare e a organizzare attività: poche settimane fa abbiamo ricevuto il WWF, abbiamo pintato arbusti autoctoni lombardi, un signore ci porta ogni giorno i prodotti del suo orto e ci dà consigli su come coltivare la terra…
Dopo il lockdown, le famiglie del quartiere con cui collaboriamo sono tornate a fare grigialte, cene. A socializzare.
Cosa vorreste diventasse questo giardino delle meraviglie?
Il giardino vuole essere un ulteriore spazio a disposizione della cittadinanza. E’ vero che lo spazio all’interno è grande, ci sono varie sale, ma più si va avanti con le attività e più ti rendi conto che a Milano mancano gli spazi e averne uno in più diventa fondamentale.
Il giardino vuole essere un luogo in cui si possono fare iniziative d’estate, dove i bambini possono giocare, fare i compiti, fare laboratori. Anche l’orto sarà didattico, sull’esperienza del giardinaggio.
In che modo state cercando le risorse per organizzare altri progetti interessanti?
Abbiamo lanciato la campagna di raccolta fondi MERAVIGLIAMOCI (https://www.produzionidalbasso.com/project/meravigliamoc-i-q-coltiviamo-idee-nel-giardino-delle-meraviglie/) perchè il giardino è vivibile, ma non è ancora finito: ad esempio, bisogna sistemare la parte elettrica, il sistema di irrigazione, bisogna sistemare l’ingresso.
Se i DPCM ce lo permetteranno, tutte le domeniche siamo nel giardino a lavorare…Se qualcuno volesse regalarci piante o venire ad aiutarci, ne saremmo contenti.