Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
27 novembre 2020
Agli iscritti canale Telegram: per ricevere il testo integrale anbamed@gmail.com
Agli iscritti Newsletter, per ascoltare l’audio:https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/tmpdir/paginatemporaneafaridadly.htm
I titoli
Tunisia: scioperi e manifestazioni contro le difficili condizioni di vita
Turchia: 337 ergastoli ai militari golpisti
Sahara Occidentale: 23 sahariani condannati per gli scontri del campo profughi Gdem Izik del 2010
Etiopia: è guerra oscurata. L’esercito ha l’ordine di attaccare il capoluogo del Tigrai e il Fronte annuncia resistenza ad oltranza
Qatar: l’emiro Tamim finanza le casse vuote di Ankara in cambio di protezione militare
Le notizie
Tunisia:
Un’ondata di scioperi e manifestazioni sta percorrendo il paese. Situazione economica precaria aggravata dall’emergenza sanitaria, corruzione e divario forte tra lo sviluppo in città e zone interne sono al centro di diverse mobilitazioni che mettono il governo guidato dal premier Msheishi in pericolo. Giornalisti e magistrati hanno incrociato le braccia, mentre le popolazioni di diverse località del sud e del centro ovest hanno avviato sit-in e proteste permanenti per chiedere un’attenzione maggiore all’occupazione lavorativa dei giovani.
Turchia:
337 militari condannati all’ergastolo per il colpo di stato fallito del 2016. Sono in corso altri processi per 520 accusati, militari e civili, mentre altre 4500 persone sono state già condannate prevalentemente con la pena del carcere a vita. L’epurazione che ha seguito al fallito golpe militare contro Erdogan ha toccato 140 mila dipendenti pubblici accusati di appartenere al movimento del predicatore Golen, ex alleato dello stesso Erdogan.
Sahara Occidentale:
un tribunale marocchino ha condannato 23 saharawi con pene diverse, che vanno da 2 anni di reclusione fino all’ergastolo, per gli scontri del 2010 noti nei media marocchini come gli avvenimenti di Gdem Izik, la località dove sorgeva un campo profughi saharawi che le autorità marocchine avevano deciso di smantellare. Negli incidenti che sono seguiti sono rimasti uccisi 11 poliziotti marocchini, ma la cronaca della stampa marocchina non ci informa del numero delle vittime tra i manifestanti saharawi. All’inizio il processo è stato tenuto davanti ad un tribunale militare, ma di fronte alle proteste internazionali, è stato trasferito ad uno civile. La sentenza definitiva avviene nel momento di rinnovata tensione tra il Fronte Polisario e il governo di Rabat sul futuro dell’ex colonia spagnola.
Etiopia:
il governo di Ahmed Abyi ha dato ordine all’esercito di iniziare le operazioni militari contro il capoluogo di Tigray, Macallè, una città di mezzo milione di abitanti. Nel comunicato governativo si invita la popolazione a stare a casa e di allontanarsi dagli obiettivi militari. Il Fronte di Liberazione ha promesso di resistere all’avanzata dell’esercito con tutte le sue forze. Non ci sono notizie da fonti indipendenti. Le uniche informazioni certe provengono dalle testimonianze dei profughi che sono arrivati in Sudan e che parlano di atrocità della guerra.
Qatar:
l’emiro Tamim è in visita di Stato ad Ankara dove si è incontrato con il presidente Erdogan. L’asse Doha-Ankara si rafforza con accordi in materia di commercio, finanza e sicurezza. Investimenti finanziari qatarioti in Turchia nei settori trasporto marittimo, commercio e borsa, per sorreggere la traballante economia turca, e rafforzamento della presenza militare Ankara nelle due basi militari in Qatar. Un’alleanza strategica per far fronte all’assedio dei paesi del Golfo, guidati dall’Arabia Saudita, contro l’emirato e per rafforzare l’espansione turca che sogna di rivitalizzare il dominio ottomano.