Lavoro, guadagno, pago, pretendo
(da naga.it)
La prima uscita pubblica in tema di salute di Letizia Moratti, Assessora al Welfare e Vicepresidente della Regione Lombardia è disastrosa e agghiacciante. Non ci dice come pensa di far ripartire il tracciamento, come migliorare la prevenzione e rafforzare la medicina territoriale, propone invece di inserire tra i criteri di distribuzione tra le Regioni dei vaccini, anche quello del PIL.
Una dichiarazione che riassume chiaramente la visione politica padronale e, anche, lo spessore umano della giunta regionale. E le dichiarazioni appaiono ancora più inquietanti di fronte al disastro nella gestione della pandemia da parte del modello lombardo e, anche, di fronte al prezzo altissimo che la regione sta pagando in termini morti quotidiani.
Probabilmente e purtroppo non usciremo dalla pandemia con maggiore consapevolezza e un fiorire di nuove possibili visioni del mondo e della società, ma credevamo che, almeno, avessimo imparato che il virus colpisce indiscriminatamente e che quindi le soluzioni devono essere per forza collettive e indiscriminate.
Evidentemente non è così, l’Assessora propone un ritorno agli anni ’80 nel 2021, una visione gretta, retrograda e, di classe, della società.
Una società divisa, parcellizzata e dove la povertà, ancora una volta, è considerata come una colpa che rende meno meritevoli, anche di essere vaccinati.
Come Naga siamo molto preoccupati per questo avvio e ci batteremo perché i vaccini siano garantiti a tutte e a tutti, cittadine e cittadini stranieri irregolari compresi, pensi un po’ cara Assessora!