Email bombing per i prigionieri politici in Bielorussia
Associazione Per i Diritti umani sostiene l’iniziativa organizzata da Movements.for.freedom (un gruppo di studenti impegnati dell’università di Padova) per sostenere i prigionieri politici in Bielorussia. Ecco la lettera – in italiano e in inglese – e le indicazioni per aiutarci a smuovere le istituzioni.
(English version below)
A 7 mesi dall’inizio delle proteste pacifiche che hanno coinvolto la Bielorussia dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto 2020, della lotta del popolo bielorusso per la democrazia si è saputo in tutto il mondo. Alla luce dei cambiamenti radicali che si verificano nella società bielorussa e dell’ondata di solidarietà con il popolo bielorusso che ha coinvolto molti Paesi europei, la reazione dell’UE a questi eventi è sempre rimasta lenta, indecisa e poco specifica.
Questa posizione dell’UE è particolarmente incerta quando si tratta di interessi economici comuni, che fino ad oggi uniscono molte aziende europee con il sanguinoso regime bielorusso. È noto che per decenni, molte aziende e organizzazioni europee che lavorano con la Bielorussia, sono state costrette ad adottare le “regole del gioco” imposte dal regime di Lukashenko. Così facendo, hanno sacrificato non solo i propri principi dichiarati di democrazia, legalità e moralità, ma anche le libertà dei cittadini bielorussi che fino ad oggi rimangono ostaggio di questa situazione.
Non abbiamo il diritto di lasciare soli i normali cittadini bielorussi di fronte alla violenza da parte del regime. Abbiamo così sviluppato l’idea di invitare i cittadini dei Paesi europei ad inviare lettere personali ai vertici dell’Unione Europea chiedendo passi specifici e concreti di carattere politico ed economico a sostegno della società bielorussa per rivedere il rapporto instaurato con la Bielorussia. Il rispetto dei diritti umani da parte delle autorità bielorusse dovrebbe essere condizione obbligatoria per la continuazione della cooperazione economica, scientifica o culturale.
Siamo sicuri che la comunità europea sia in grado di fare di più nella questione bielorussa. È arrivato il momento che i leader dell’UE ascoltino la voce non solo dei bielorussi, ma anche dei propri cittadini. Quei cittadini che, insieme a noi, con tutto il cuore si preoccupano per ciò che sta accadendo in Bielorussia. Pertanto invitiamo tutti coloro che si preoccupano del destino del popolo bielorusso a partecipare a questa iniziativa e parlarne ai loro parenti ed amici. Di seguito forniamo indirizzi postali ed E-mail ai quali è possibile inviare le lettere, in cui si può specificare il proprio nome e cognome, età e professione, e una richiesta ai leader dell’Unione Europea.
Solo insieme vinceremo!
Attenzione! Tutte le lettere devono essere di carattere esclusivamente pacifico e riportare la richiesta di aiuto al popolo bielorusso.
L’invio delle lettere è previsto in data 24 marzo agli indirizzi vedi sotto
Agli indirizzi (fare copia e incolla di tutti):
Maria-luisa.CABRAL@ec.europa.eu
david.sassoli@europarl.europa.eu
cab-borrell-fontelles-contact@ec.europa.eu
Dopo aver inviato la lettera, vi invitiamo a postare una copia sui propri social con i seguenti tag:
#FreeBelarus #StandWithBelarus
Twitter: @DavidSassoli @eucopresident @Mariearenaps @vonderleyen @PE_Italia @JosepBorrellF
Instagram: @charlesmichel @ursulavonderleyen @pe_italia
Facebook: @pagina.DavidSassoli @CharlesMichel @maria.arena @PEItalia
OGGETTO: Request for help Belarus
MODELLO LETTERA
Io, nome e cognome, ho età e sono(città)/professione.
In quanto cittadino/a nazionalità e quindi cittadino/a europeo sono profondamente preoccupato/a per episodi di violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali che si stanno protraendo dal 24 maggio 2020 in Bielorussia.
In qualità di cittadino dell’Unione Europea, voglio esprimere la mia solidarietà nei confronti del popolo bielorusso, al quale non vengono garantiti i diritti fondamentali della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, che dovrebbero essere tutelati e garantiti non soltanto dal proprio Stato, ma anche dell’Unione Europea, come previsto dall’art. 21 del Trattato di Lisbona, che ne prescrive l’obbligo di intervento. Ulteriore motivo di intervento è dato dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, ratificato dalla Bielorussia il 12 novembre 1973 e che prevede, tra gli altri:
• La protezione dell’integrità fisica dell’individuo;
• L’imparzialità del giudizio;
• La libertà di pensiero, di religione, di coscienza, di parola, di associazione, di stampa e di riunione;
• Il diritto di partecipazione politica.
Diritti che vengono violati quotidianamente.
In seguito alle elezioni del 9 agosto 2020, non soltanto ai manifestanti è stato negato il loro diritto alla libertà d’espressione, ma sono stati anche arrestati con accuse infondate. La maggior parte di coloro che hanno protestato pacificamente, per chiedere elezioni trasparenti e piena garanzia dei diritti civili , sono studenti universitari. Quest’ultimi, di fronte alla repressione delle manifestazioni, sono stati privati del loro diritto all’istruzione, in quanto sono stati espulsi dalle varie università e sono stati costretti a fuggire all’estero per tutelare la propria libertà. Coloro che non ne hanno avuto la possibilità sono stati incarcerati e subiscono, tuttora, torture psico-fisiche.
Sollecito il Parlamento Europeo e la Commissione Europea ad intervenire con tutti i mezzi a disposizione, in particolare con l’inasprimento delle sanzioni, in modo che siano tempestive e efficaci. Gli interessi economici non possono prevalere sui diritti fondamentali.
Inoltre, chiedo il rilascio immediato dei prigionieri politici, le dimissioni di Lukashenko e l’avvio di indagini contro chi ha commesso queste gravi violazioni dei diritti umani, utilizzando tutti i mezzi di cui l’Unione Europea dispone.
Sono convinto/a che l’Europa possa e debba fare di più.
Distinti saluti
nome cognome.
Žyve Belarus!!
ENGLISH
In the 7 months since the beginning of the Belarusian protests related to the presidential elections of August 9, 2020, the Belarusian people’s struggle for democracy has become known worldwide. Notwithstanding the radical changes taking place in the Belarusian society together with a wave of solidarity with the people of Belarus evolving in many European countries, the EU’s response to these events has always been slow, hesitant and non-specific.
Such a hesitant EU position is particularly obvious when it comes to common economic interests that, until now, have united many European companies with the bloody Belarusian regime. It is well known that for decades many EU companies, as well as organisations dealing with Belarus, have been forced to accept the “rules of the game” imposed by the dictatorship of Lukashenko. In doing so, they have sacrificed not only their principles of democracy, legality and morality but also the freedom of Belarusian citizens who, until now, have remained hostage to this situation.
We have no right to leave Belarusians alone in the face of regime violence. That is why we invite citizens of the European countries to send personal letters to the leaders of the European Union asking for specific and concrete steps of political and economic nature in support of the Belarusian society, so as to reconsider the established relationships with Belarus. The observance of human rights by the Belarusian authorities should be a pre-condition for any type of economic, scientific or cultural cooperation.
We are confident that the European Community can do more in terms of dealing with Belarus. The time has come for the EU leaders to listen not only to the voice of Belarusians but also to that of their citizens. These citizens are deeply concerned about what is happening in Belarus. We, therefore, call on all those who care about the fate of the Belarusian people and invite them to join this initiative and spread the word about it. Below you may find postal and e-mail addresses to send letters. You may write your name, surname, age and occupation. Please call the EU leaders to action.
Only together we shall win!
Attention. All letters must be of peaceful nature and contain a request for help to the Belarusian people.
Letters are scheduled to be e-mailed on March 24 to the addresses below
Letters are to be sent to (all of) the following addresses:
Maria-luisa.CABRAL@ec.europa.eu
david.sassoli@europarl.europa.eu
cab-borrell-fontelles-contact@ec.europa.eu
After sending your letter, we invite you to post a picture of it on your social networks with the following tags:
#FreeBelarus #StandWithBelarus
Twitter: @DavidSassoli @eucopresident @Mariearenaps @vonderleyen @PE_Italia @JosepBorrellF
Instagram: @charlesmichel @ursulavonderleyen @pe_italia
Facebook: @pagina.DavidSassoli @CharlesMichel @maria.arena @PEItalia
SUBJECT: Request for help Belarus
I, name and surname, am XX years old and work as (profession). As a citizen of (country) and, therefore, as a European citizen, I am profoundly concerned by the gravity of the situation related to violation of human rights and fundamental freedoms that have been going on in Belarus since 24 May 2020.
As a citizen of a EU member state, I am willing to express my solidarity with the Belarusian people. The fundamental rights of human dignity, freedom, democracy and equality are not guaranteed in Belarus. All these rights should be defended not only by the National State but also by the European Union, as stipulated in Art. 21 of the Treaty of Lisbon, which ensures the duty of intervention of the European Union. Another reason for intervention is the International Covenant on Civil and Political Rights, ratified by Belarus on 12 November 1973, which specifically established:
• The right to the integrity of the person;
• The impartiality of judgement;
• The freedom of thought, religion, conscience, speech, association, press and assembly;
• The right to political participation.
In Belarus, these rights are violated on a daily basis.
Following the elections of 9 August 2020, Belarusian peaceful protesters have been denied the right to freedom of expression. Moreover, they have been arrested on unfounded charges. Most of those who protested peacefully, demanding transparent elections and full observance of democratic and human rights, were university students.
The regime has denied them the right to education, as the students were expelled from the universities on political grounds and were forced to flee abroad to protect their freedom. Those who did not have the opportunity to escape have been imprisoned and are subject to psychological and physical abuse and torture every day.
I urge the European Parliament and European Commission to intervene with all available means, to strengthen sanctions and make their application timely and efficacious. Economic interests cannot prevail over fundamental human rights.
Furthermore, I request immediate release of political prisoners, resignation of Lukashenko and initiation of investigations against those who committed the above-listed human rights violations, using all the means available to the European Union.
I am convinced that Europe CAN and MUST do more.
Yours sincerely, name surname
Žyve Belarus!!
Sono solidale con la lotta strenua contro il potere consolidato di Lukashenko e i suoi in Bielorussia!