Mi chiamo Jamila El Babi e sono un’attivista italo-africana
di Jamila El Babi
Mi chiamo Jamila El Babi e sono un’attivista Italo-africana. Mio padre era originario del nord africa e mia madre è italiana, sono cresciuta in Italia, ho la cittadinanza italiana, ma nonostante ciò non mi sono mai sentita tale; nei miei 22 anni, quasi 23, ho conosciuto molte persone che hanno cercato di farmi sentire sbagliata e “sporca” per le mie origini: a scuola, al lavoro, per strada, dai vicini di casa ho sentito molte volte le frasi “tornatene al tuo paese, africana di m….,bella ma le tue origini fanno pena ecc…”. Non dimenticherò mai gli sguardi di chi, dopo aver appreso da dove venissi, mi disprezzava e per un periodo ci sono anche riusciti a farmele odiare e mi dicevo: “Se le mie origini fossero diverse, forse sarei una persona migliore”, ma sono cresciuta con gli ideali di Martin Luther King, Rosa Parks, Nelson Mandela, Katherine Johnson ecc…e grazie a questo un giorno mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che no, non ero sbagliata, non lo erano le mie origini, il mio nome o cognome, ma l’ignoranza e l’odio di quelle persone, così mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a trasformare il loro odio in amore, amore per aiutare le persone che come me, stavano subendo ciò, per dare voce a chi non ne aveva. Fin da piccola ho sempre saputo che il mio scopo era quello, dare la mia vita per aiutare il prossimo , lottare contro le discriminazioni. Oggi, nel 2021, la situazione non è migliorata, purtroppo in Europa essere birazziale, africano, latino o asiatico non è ancora per niente facile, basti pensare che in alcune aziende esiste ancora la divisione dei bagni o i posti a sedere e alcuni politici che alimentano l’odio e l’ignoranza. Per contrastare il razzismo è arrivato il momento di far sentire la propria voce e di lottare per l’uguaglianza e i propri diritti!