I diritti dei bambini del Myanmar
di Alicia Brull Valle
Le Nazioni Unite, e in particolare i rappresentanti per i bambini e i conflitti armati e la violenza contro i bambini (Virginia Gamba e Najat Maalla M’jid) hanno esortato i militari del Myanmar a fermare la violenza diffusa contro i bambini.
Il 1° febbraio, l’esercito birmano (Tatmadaw) ha deposto il governo eletto del paese e dichiarato lo stato di emergenza. Storicamente, i militari birmani hanno avuto una forte influenza sul governo, dal momento che dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna è stato istituito un governo civile e poi sostituito da uno militare, che è durato 26 anni. In seguito, anche i tentativi di tornare alla democrazia sono stati soffocati dai militari, fino all’inizio della transizione democratica nel 2011. D’altra parte, e nonostante la trasformazione democratica del paese, i militari hanno mantenuto parte del potere politico, quindi la presenza militare nel governo del paese è stata praticamente lineare.
Dopo le elezioni del novembre 2020, vinte dalla Lega Nazionale per la Democrazia, l’esercito ha effettuato un colpo di stato nel febbraio di quest’anno, dopo il quale ha decretato lo stato di emergenza nel paese.
Sulla scia di questi eventi, un’ondata di violenza è scoppiata nel paese, colpendo soprattutto i bambini. L’ONU ha esortato l’esercito a fermare la violenza diffusa contro i bambini, poiché almeno 44 bambini sono state uccisi. D’altra parte, sono stati denunciati anche gli arresti arbitrari di bambini, che violano tutti i principi di protezione e i diritti umani dei bambini.
Secondo la Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989, i doveri di proteggere i diritti umani di coloro che sono considerati bambini (con questo si intendono le persone fino ai 18 anni, tranne nei casi in cui la maggiore età è raggiunta prima) si applicano non solo alle famiglie e ai tutori più diretti, ma anche alla comunità in generale. D’altra parte, il diritto alla vita è innegabile nel caso dei bambini, a cui si aggiunge il dovere di assicurare il più possibile il loro sviluppo e la loro sicurezza.
Inoltre, non si considera solo l’impatto diretto che la violenza contro i bambini può causare in termini fisici, ma anche le conseguenze psicologiche ed emotive che possono essere portate dai bambini per anni. A questo si aggiunge l’impossibilità per i bambini di ricevere un’educazione decente, un diritto sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, in particolare dall’articolo 28.
Tutti questi elementi portano alla conclusione che i diritti umani dei bambini sono fortemente violati in Myanmar, e che, da vari punti di vista supportati da convenzioni e leggi esistenti, questa violenza diffusa contro i giovanissimi deve essere fermata.
Referenze:
- “Myanmar: la ONU pide detener la violencia generalizada contra los niños´´, Noticias ONU, https://news.un.org/es/story/2021/04/1490452
- Convention on the Rights of Child, 1989, Adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly Resolution 44/25 of 20 November 1989 entry into force 2 September 1990, in accordance with article 49
- Golpe de Estado en Birmania de 2021, Wikipedia https://es.wikipedia.org/wiki/Golpe_de_Estado_en_Birmania_de_202