Donna, Rom e il partito Mistipè: dare dignità al popolo rom e sinto
Associazione Per i Diritti umani ha intervistato Giulia Di Rocco e la ringrazia molto per la sua disponibilità.
A cura di Alessandra Montesanto
Giulia Di Rocco romanì Italiana, attivista per i diritti umani e assistente legale è laureanda in legge e collabora con 4 uffici legali in Italia contro la discriminazione dei rom, con CIDU Italia ( Corte Internazionale per i diritti umani) con ERRC (European Roma Rights Centre); è membro del Forum RSC (Rom, Sinti e Camminanti ) istituito dall’ UNAR – Ufficio anti discriminazione razzale presso il Ministero delle Pari Opportunità del Governo Italiano; membro IRU ( International Roma Union ) nominata Commissario per la Democrazia e la Politica; membro del IRU – DONNE sezione Legalità e contro la violenza sulle donne . Membro del direttivo dell’UCRI – Unione delle Comunità Romanes in Italia . Presidente dell’associazione Amici di Zefferino e dell’associazione ROMANI KRISS. Mediatrice culturale presso gli istituti scolastici e università, ideatrice del movimento italiano femminile rom ROMANI PINA- Sorelle Rom . Protagonista del film cortometraggio “GIULIA” che parla della discriminazione della donna rom a scuola . Unica romanì Italiana a rappresentare i rom per 3 anni consecutivi per il giorno della Memoria presso il Governo Italiano , unica romanì Italiana a donare la bandiera romani al Presidente della repubblica Italiana , unica romanì Iitaliana a donare la bandiera romani al Papa. Rappresentante rom italiana per il Ministero delle Pari Opportunità e Ministero dell’Istruzione in Polonia per il 2 Agosto ad Auschwitz-Birkenau. Collabora con Avokato Rromano in Francia. Presidente del Primo Partito Nazionale Rom e Sinti in Italia “Mistipè”
Unica romanì italiana abruzzese a scrivere poesie in lingua romanì.
Cosa significa, per lei, essere attivista?
Per me essere un attivista significa lottare per i propri diritti e la discriminazione che attanaglia la mia etnia.
Siete tre donne rom e avete fondato il partito Mistipè: innazitutto qual è il significato della parola “mistipè”? Inoltre: un partito fondato da donne…
Mistipè nella lingua romanì è la parola più bella che noi abbiamo per esprimere pace, amore e rispetto reciproco. Lo abbiamo scelto. Mistipè non è un partito di sole donne, ma è un partito che prevede la partecipazione anche di uomini e di donne sia rom / sinti che caggè ( non rom ) è il primo Partito Nazionale dei rom e sinti in Italia, ed era ora che anche i rom lo avessero dopo più di 700 anni dalla presenza dei rom in Italia. La differenza è che a capo ci sono tre donne rom. (una vera e proprio rivoluzione visto che la donna rom è doppiamente discriminata: una volta come donna e una volta come rom) .
Mistipè è un partito che rappresenta rom e sinti: può spiegarci le differenze tra le due etnie?
In realtà non sono due etnie diverse, ma fanno parte dello stesso ceppo culturale: la popolazione romanì è costituita da cinque grandi gruppi, che a loro volta si suddividono in tanti sottogruppi. – Rom: in Europa, soprattutto nelle regioni balcaniche e in Europa Centro-Orientale. – Sinti: regioni settentrionali dell’Europa Occidentale, Francia, Italia Settentrionale. – Kale o Cale: significa “nero”, vari gruppi in Finlandia, Galles, Spagna, Portogallo, Brasile, Algeria, Iraq. – Manouches: Francia, Italia (Sinti Piemontesi). – Romanichals o Romaniche: Inghilterra, Nord America, Australia.
Una risposta, la vostra, che vuole essere politica perchè il problema dell’inclusione dei rom, sinti e caminanti è sì un problema sociale, culturale, ma ora è necessario che se ne prendano carico anche le istituzioni…Quali sono i vostri obiettivi principali?
In Primis Mistipè nasce per dare DIGNITA’ al popolo Rom e Sinto, considerato straniero a casa propria. I punti principali del programma sono:
1) Rappresentare i Rom e Sinti nel panorama politico
2) Riconoscimento del popolo Rom e Sinto come minoranza linguistica
3) Azioni mirate per incrementare l’inclusione sociale e scolastica dei Rom e Sinti
4) Azioni mirate per la parità di uomo e donna
5) Combattere la discriminazione e l’odio nei confronti dei Rom e Sinti