ResQ People: la prima missione. La nave ha salpato gli ormeggi dal porto di Burriana
Carissime amiche, carissimi amici,
vi scriviamo dal ponte della ResQ People, che poco fa ha mollato gli ormeggi ed è salpata dal porto di Burriana: è iniziata la prima missione della nostra nave (guarda qui la diretta).
Siamo un po’ commossi… no, non è vero: siamo molto commossi, emozionati, e grati a ognuno di voi per aver contribuito a realizzare questa impresa e preparare questa prima missione.
Sono state settimane molto intense, qui al porto di Burriana: bisognava completare gli ultimi passaggi burocratici e tutte le carte necessarie, bisognava controllare la nave centimetro per centimetro per verificare che fosse tutto a posto, ordinare tutto quello che serve per poter partire, dai caschi dei soccorritori al cibo per i naufraghi, dai farmaci ai pennarelli per i bambini, dai vestiti di ricambio per chi ne avrà bisogno ai dispositivi di protezione contro il Covid, fare tante esercitazioni…
Se foste stati qui, in questi giorni, avreste spesso sentito gridare “Catena umana!”: e tutti a mettersi in fila per scaricare un furgone, passarsi latte di verdure in scatola, riso, cuscus, acqua, medicine… Un’altra frase che avreste sentito molto spesso è “Ti serve una mano?”. Perché siamo tutti pieni di lavoro, ma se per caso hai un minuto libero e vedi che qualcuno è indaffarato, beh, siamo un equipaggio: tutti si mettono a disposizione di tutti. Se foste stati qui avreste sentito rumori di martelli, la vibrazione del motore, tanti “Scusa” e “Prego” ogni volta che cedi il passo a qualcuno mentre lo incroci negli spazi angusti come quelli di una nave. E ogni volta ti scambi anche un sorriso: perché siamo felici di essere qui, insieme, con lo stesso obiettivo. Salvare persone. Vi viene in mente una cosa più bella da fare insieme? Se foste stati qui avreste sentito il rumore delle nocche delle nostre mani che battono tutte insieme sul tavolo della sala mensa: è un applauso, come quello che è scoppiato ieri alla fine della riunione del mattino, quando è stata annunciata l’ora della partenza della nave. Avreste sentito parlare tanto in inglese – è la nostra lingua ufficiale di bordo – ma anche affiorare parole nelle sette diverse lingue del nostro equipaggio. Avreste sentito qualcuno cantare mentre sistema la farmacia o svita bulloni, il rumore del vento, e il miagolio della famiglia di gatti neri che ogni sera alla stessa ora si presenta sul molo della ResQ People a chiedere la cena al nostro equipaggio. Avreste sentito tanta fretta di partire, perché quest’anno – lo sappiamo – più di mille persone hanno perso la vita nel Mediterraneo centrale, dove ora ci stiamo dirigendo.
Ci metteremo qualche giorno ad arrivare nella zona di ricerca e soccorso: abbiamo molte miglia da fare e ancora qualche esercitazione in mare aperto che ci aspetta. Dal ponte della nave, ora che abbiamo mollato gli ormeggi, abbiamo una parola fissa in testa: grazie. Grazie, davvero, per aver creduto in ResQ, per aver contribuito – in tanti modi, ognuno come poteva – a far salpare questa nave. Vi sentiamo tutti qui con noi.
Ci sentiamo nei prossimi giorni, intanto seguiteci sui nostri canali social e teneteci con voi, così come qui vi teniamo con noi.
Qui ResQ People, in navigazione verso il Mediterraneo centrale: un abbraccio a tutte e tutti da tutte e tutti noi.
Juan, Cecilia e il resto dell’equipaggio
Juan Matias Gil, capomissione
Cecilia Strada, responsabile della comunicazione.