Appello per il giornalista pacifista Ruslan Kotsaba
Il processo contro il giornalista ucraino, pacifista e obiettore di coscienza Ruslan Kotsaba, si è tenuto martedì 19 luglio 2022, solo perché ha espresso pubblicamente le sue idee pacifiste.
Le udienze del tribunale nei confronti di Ruslan Kotsaba sono terminate. La prossima udienza è fissata per il 4 settembre, alle ore 10. Il tribunale si è riservato per il 28 settembre un’ulteriore eventuale sessione.
Ruslan Kotsaba e i suoi avvocati (Tetiana Montyan e Svitlana Novytska) hanno partecipato online. E’ forte il timore di aggressioni di neonazisti ucraini che in passato hanno minacciato e picchiato Ruslan Kotsaba, ottenendo anche questo nuovo processo dopo aver circondato il tribunale in passato.Per dare un contesto, il tribunale ha già ascoltato le testimonianze di 20 testimoni dell’accusa contro l’obiettore di coscienza Ruslan #Kotsaba e inizialmente sono stati chiamati 58 testimoni, la maggior parte dei quali non si sono presentati in tribunale o hanno fornito testimonianze del tipo “per sentito dire”. Prima dell’attuale nuovo processo, la corte d’appello nel 2016 ha stabilito che non era necessario ascoltare tutti i testimoni a causa dell’irrilevanza delle loro testimonianze e ha assolto Ruslan, ma la corte superiore di Kiev (circondata da una folla di estrema destra) ha annullato questa sentenza di assoluzione e ordinato un nuovo processo con il pretesto formale della necessità di ascoltare ogni testimone.La presenza in tribunale per #Kotsaba è rischiosa. Già in passato è stato pesantemente picchiato da #neonazisti in quanto pacifista contrario alla guerra in #Donbass.Negare questa pesante minaccia in #Ucraina significa negare l’evidenza. Lo stesso #Zelensky ha cambiato le proprie posizioni sul Donbass in quanto sente in pericolo la sua vita. L’attuale presidente ucraino, ha affermato Noam Chomsky, “è stato eletto su una piattaforma di pace, per attuare ciò che è stato chiamato Minsk Due, una sorta di autonomia per la regione orientale. Ha cercato di attuarla. Le milizie di destra lo hanno avvertito che se avesse insistito lo avrebbero ucciso”.
Il caso di questo obiettore di coscienza è ormai un caso internazionale. Hanno preso le sue difese anche Amnesty International e la WRI (War Resisters’ International) .
Comunicato stampa IFOR, WRI, EBCO e Connection sul caso del giornalista pacifista ucraino Ruslan Kotsaba
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
EBCO, IFOR, WRI e Connection e.V.
Ritirate tutte le accuse contro Ruslan Kotsaba
In Ucraina, martedì 19 luglio 2022 si terrà un processo contro il giornalista ucraino, pacifista e obiettore di coscienza Ruslan Kostaba, solo perché ha espresso pubblicamente le sue opinioni pacifiste.
L’International Fellowship of Reconciliation (IFOR), War Resisters’ International (WRI), l’European Bureau for Conscientious Objection (EBCO) e Connection e.V. (Germania) considerano il caso di Ruslan Kostaba una chiara persecuzione motivata politicamente, in violazione dei suoi diritti alla libertà di espressione e alla libertà di pensiero, coscienza e religione, garantiti dagli articoli 18 e 19 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e dagli articoli 9 e 10 della Convenzione Europea sui Diritti Umani.
Le organizzazioni esprimono la loro solidarietà a Ruslan Kotsaba e sollecitano le autorità ucraine a garantire che tutti i pacifisti in Ucraina, compresi gli attivisti del Movimento Pacifista Ucraino, possano esprimere liberamente le proprie opinioni e continuare le proprie attività nonviolente.
Le organizzazioni ricordano inoltre la loro ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e chiedono ai soldati di non partecipare alle ostilità e a tutte le reclute di rifiutare il servizio militare.
Il governo ucraino dovrebbe salvaguardare il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, rispettando pienamente gli standard europei e internazionali, tra cui quelli stabiliti dalla Corte Europea dei Diritti Umani.
L’Ucraina è membro del Consiglio d’Europa e deve continuare a rispettare la Convenzione Europea dei Diritti Umani. Poiché l’Ucraina è candidata ad aderire all’Unione Europea, dovrà rispettare i diritti umani definiti nel Trattato UE e la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE, che includono il diritto all’obiezione di coscienza.
Contatti:
Zaira Zafarana, International Fellowship of Reconciliation (IFOR), zaira.zafarana@ifor.org, www.ifor.org (inglese, italiano)
Rudi Friedrich, Connection e.V., +49 69 8237 5534, office@Connection-eV.org, www.ConnectioneV.org (tedesco, inglese)
Semih Sapmaz, War Resisters’ International (WRI), semih@wri-irg.org, www.wri-irg.org (inglese, turco)
Sam Biesemans, Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO), +32 477 268893, ebco.brussels@skynet.be, www.ebco-beoc.org (francese, olandese, italiano, inglese)
Leggi qui il Comunicato originale in inglese.