“Art(e)Attualità”. I believe in miracles, di David La Chapelle
Di Alessandra Montesanto
Ad alcuni può sembrare blasfema, ma questi non saranno toccati dalla grazia e dalla profondità di un pensiero differente ma profondo tanto quanto quello tradizionale sulla Fede, nonostante l’impatto visivo sia barocco, fantasioso, teatrale. La mostra intitolata “I believe in miracles” di David LaChapelle è una festa per gli occhi e per lo spirito.
Cinquantatre anni, l’artista americano allievo di Andy Warhol che gli proporne di realizzare alcuni servizi per la mitica rivista Interview, allestisce al MUDEC (Museo dei Popoli e delle Culture di Milano) fino all’11 settembre, 90 opere fotografiche in forma di grandi e avvolgenti pannelli, site-specific, videoinstallazioni, dai colori saturi, materici e dalle figure con paesaggi che vengono a comporre set visionari, intrisi di riflessioni sull’attualità (sul clima, sulle relazioni tossiche, sui conflitti, sulla devozione al denaro e sull’allontanamento da un dio positivo, qualunque esso sia) per diventare sempre più un discorso intimo sulla fugacità umana e sul rapporto con il Sacro, rapporto iniziato da LaChapelle già negli anni ’80 (dopo la perdita di cari amici per HIV) e continuato fino al 2005 in seguito all’opportunità di visitare in solitudine la Cappella Sistina; da qui l’approccio ai temi metafisici si è intensificato in una ricerca che, oggi, vede le opere della sua produzione unire il Passato al Presente.
“Credo fermamente nei miracoli, ho avuto esperienze che possono considerarsi tali, ho pensato dunque che il titiolo in questione fosse appropriato, brutalmente onesto; per trattare argomenti simili, con tutta la vulnerabilità del caso, ci vuole un po’ di coraggio”, così afferma l’autore in un’intervista per Artribune: il Fato ci consegna alcune carte da giocare, poi dipende da ciascuno di noi come gestire la partita, insomma. Se poi si cerca la dimensione spirituale il gioco si fa ancora più interessante.
Molte tra le opere presenti in mostra rimandano alle serie più famose dell’artista, come i famosissimi scatti che hanno reso David LaChapelle un’icona vivente della cultura pop. Basti pensare alle innumerevoli collaborazioni con star internazionali del calibro di Madonna, Britney Spears, Michael Jackson, Kim Kardashian, David Hockney, Angelina Jolie, Elizabeth Taylor, Hillary Clinton, Muhammad Ali, Jeff Koons, Uma Thurman, David Bowie.
Molte altre fotografie – che invitiamo ad osservare nei minimi particolari come in un dipinto di Bruegel perchè narrano storie complesse o riprendono passi della Bibbia e del Vaneglo sempre in modalità postcontemporanea – catapultano gli spettatori in un mondo che sovverte le regole, ma che affonda la lama nel substrato sociale e nelle coscienze, regalando molte suggestioni che ciascuno elaborerà dentro di sé.
“Ognuno ha il suo percorso, ma siamo tutti sommersi e inghiottiti dalla realtà che si sta distruggendo, dal materialismo; ci vuole una grade forza per proteggersi da tutto ciò, la natura può sicuramente aiutare, idem la solitudine; dove abito io non ci sono cellulari, sto vivendo alo stesso modo in cui sono cresciuto, da solo, per avere la possibilità di farmi domande e mantenermi sul giusto percorso, senza venire risucchiato dal mondo esterno”, continua LaChapelle nell’intervista.
Il suo lavoro potrà sembrare kitch e provocatorio, ma se riesce a far vibrare la mente e il cuore, allora funziona. Per noi l’esposizione è un gran bel regalo e vi raccomadiamo di porvi sempre tante, tante domande.
Vademecum
MUDEC Via Tortona 56, tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
DATE 22/04 – 11/09/2022
ORARI Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30
BIGLIETTI Intero € 15 | Ridotto € 13
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.