Domotica: un grande passo verso l’autonomia
Di Martina Foglia
Ciao a todes,
Sono Martina, una donna con una grave disabilità motoria in carrozzina. Sono dipendente dai miei genitori in tutto e per tutto, nel vestirmi nel lavarmi nel mangiare e per quanto riguarda gli spostamenti. La mia è una disabilità senza possibilità di regressione questo significa che il peso della dipendenza dagli altri è un fardello che per tante cose dovrò portare a vita. Questo significa avere anche un rotolamento di zebedei non indifferente e a volte anche esplosioni di rabbia verso un mondo che, ad oggi in molti contesti, vede la disabilità come un disvalore e le persone disabili come un peso sociale.
Ritorniamo ora alla mia esperienza e alla mia dipendenza dagli altri: io sono una persona che cerca sempre di trovare delle soluzioni dei rimedi per poter essere il più possibile indipendente considerando le mie capacità.
Un giorno mi sono detta Che cosa posso fare io nel mio piccolo per rendermi più autonoma? Mi sono anche detta deve essere qualcosa che mi permetta di farlo senza utilizzare il movimento. Chissà se esisterà uno strumento informatico capace di essere gestito solo con la voce, solo con il parlato? A queste mie domande ho trovato risposta grazie a un gruppo di amici anche loro “rotellati”, che mi hanno fatto conoscere uno strumento che ad oggi ha aumentato la mia autonomia cosicché su alcune cose io non debba più chiedere aiuto.
È uno strumento che fa parte dei cosiddetti strumenti di domotica. La domotica è quell’insieme di strumenti tecnologici per la casa che permettono di comandare alcuni apparecchi presenti in casa (televisione , tapparelle elettriche , luci , condizionatore, etc.) attraverso il solo utilizzo della voce . Per me è stata la svolta, perché mi sono sentita in grado finalmente di fare qualcosa in completa autonomia e vi posso garantire che ho provato una sensazione di libertà mai provata prima. Che sollievo il non dover più chiedere ” mamma mi accendi la televisione oppure mamma mi metti la musica” Che sollievo il potere pensare e dire “a questo ci posso pensare da sola “Che bello poter dire che per alcune cose sono indipendente adesso ed è bello poter vedere che anche chi mi sta vicino non è più “schiavo” di alcune mie esigenze. Certo su tanto altro avrò sempre bisogno di qualcuno che mi aiuti ma almeno adesso posso dire che ho raggiunto il mio grado di libertà di azione su alcune azioni che prima non potevo neanche pensare di fare . Tante volte si condanna la tecnologia perchè a seconda dell’uso che se ne fa, si possono perdere funzioni importanti dal punto di vista sociale come quella della relazione con l’altro One to one.
Beh su questo mi trovate completamente d’accordo, ma vi devo anche dire che io devo molto alla tecnologia E soprattutto alla domotica perché mi rende indipendente e più io mi rendo indipendente più la mia autostima e il mio apprezzamento verso me stessa aumenta. Ora forse dirò un’affermazione forte: ci sono momenti in cui accetto la mia disabilità con più “leggerezza” proprio perché ora so che esistono degli strumenti che si possono sostituire a me, nel compiere azioni che altrimenti non potrei svolgere. C’è però da considerare che questa tecnologia ha un costo rilevante e non tutto viene concesso dalle istituzioni, siamo nuovamente di fronte alla difficoltà di accesso da parte di tutti a questo tipo di tecnologia, c’è sempre quindi una disparità un’emarginazione di tutta una fascia di popolazione che per questioni di reddito non possono usufruirne. Ci vorrebbe un intervento statale che permetta a tutte le persone che ne hanno bisogno di accedere alla domotica. Per altro esiste un articolo della Costituzione italiana, l’articolo 3 che sancisce: “…È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”
Cerchiamo di fare applicare questo fondamentale articolo della Costituzione.
Essere il più possibile indipendente in una condizione di disabilità non solo è necessario ma oggi anche possibile: quindi viva la domotica e ogni strumento che abbia questa finalità.