Viaggiando si impara. La storia di Rosario Miranda
di Alessandra Montesanto
In questi giorni siamo a Tenerife e,come abitudine durante i nostri percorsi, cerchiamo storie da far conoscere: oggi vogliamo raccontarvi quella di Rosario Miranda, diventata un’icona Lgbtq dell’isola delle Canarie e non solo.
Rosario nasce a Buenavista, nel nord, nel 1937 ed è deceduta nel 2004 e ha, quindi, provato sulla propria pelle cosa significhi vivere sotto dittatura (quella franchista). La mancanza di informazioni e riferimenti culturali ha fatto erroneamente credere a molte persone che Rosario fosse soltanto un “uomo travestito” quando invece ha effettuato un vero e proprio processo di transizione di genere; tuttavia sulla sua lapide compare, ancora oggi, un nome che non LE corrisponde: Domingo Regalado.
Fin da piccolo/a ha patito la propria condizione psicologica, poi da adulto/a è diventato/a un uomo molto saggio a cui in molti si rivolgevano per chiedere consigli di varia natura, ma ad un certo punto ha deciso di svelarsi in quanto donna, senza vergogna né paura.
“Rosario ha passato un periodo difficile, anche durante gli anni della rivendicazione; la situazione delle persone transgender nelle zone rurali è ancora preoccupante”, ha dichiarato il Consiglio comunale di Tenerife in una nota di alcuni anni fa.
La contadina, Rosario, ha avuto il coraggio di mostrarsi pubblicamente e, nel tempo, è diventata un’icona famosa Lgbtq non solo nelle Canarie, ma anche oltre i loro confini, mostrando la propria essenza; una donna che ha lottato per l’inclusione delle persone transgender in tempi in cui il tema non era ancora di grande attualità come oggi.
Nel 2002, il regista canario David Baute ha girato un film documentario sulla vita di Rosario, già online su YouTube, e menzionato anche nel libro “El látigo y la pluma” (2004) di Fernando Olmeda.
Di seguito il film di David Baute (in spagnolo, ma ben comprensibile).