Evento “Raccontarsi (a modo mio)”: quando le emozioni diventano politica dal basso
Ieri Associazione Per i Diritti umani ha presentato pubblicamente il progetto ideato e realizzato dalla bravissima sua collaboratrice Jorida Mbroçi (di origine albanese e che ora vive in Grecia) nel quale sono state raccolte storie di vita di persone diverse per nazionalità, età, condizioni lavorative, di salute, diverse per genere: ognuna unica e importante in quanto essere umano. Storie spesso difficili, ma che hanno avuto una svolta grazie alla forza dei singoli e anche, a volte, alla solidarietà; storie di riscatto, di paure, di rabbia, di lotta, di energia positiva, di tenacia, di disperazione, di aiuto, di amore, di amicizia. Tutte le emozioni sono state, ieri, esplorate e condivise tra risa e pianti, tra abbracci e sorrisi.
Non è stato solo un “parlarsi addosso” come qualcuno può pensare: no è stato molto di più. Anche alla presenza di Diana De Marchi, consigliera e Presidente della Commissione Pari opportunità e diritti civili del Comune di Milano e di Diana Pavlovic, rappresentante della comunità rom e sinta in Italia con il movimento Kethane, sono state fatte richieste molto importanti che avranno seguito così come lo stesso progetto “Raccontarsi (a modo mio)”.
Le prime istanze riguardano:
uno stipendio per i caregiver e una maggiore informazione sui passi burocratici che possano aiutare nella gestione quotidiana
l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’inclusione (seria) delle persone disabili
il riconoscimento della lingua e dell’etnia rom
una maggiore cura e sensibilità verso coloro che soffrono di patologia psichiche e psicologiche
E, aggiungeremmo, una risoluzione pacifica e diplomatica del conflitto Russia-Ucraina 8senza dimenticare gli altri in corso nel mondo) perchè di ogni guerra ne pagano le conseguenze solo e soltanto i civili.
Infine: il nostro rammarico riguarda il fatto che a Milano sia difficile avere tanto pubblico agli eventi e le cause sono molteplici: la stanchezza del vivere, la frenesia, il numero cospicuo di proposte, l’insensibilità (ancora) verso certi argomenti, la conoscenza di persone che fanno parte di altri movimenti o associazioni, la lontananza del luogo da casa, etc. Ma: con un PICCOLO SFORZO, magari organizzandosi per tempo, sarebbe bello una partecipazione più numerosa e attiva perchè lo STATO siamo NOI, la SOCIETA’ siamo sempre NOI e da NOI deve partire il cambiamento che può davvero fare la differenza per tutte e per tutti. Vi aspettiamo per le prossime iniziative, quindi.
Ringraziamo tutte/i voi e i collaboratori di Associazione Per i Diritti umani senza i quali non potremmo essere presenti da dieci anni con tutto l’entusiasmo e il desiderio di migliorare e di migliorarci, giorno per giorno.