5 novembre: convergiamo e rilanciamo
Evitare una guerra nucleare e una catastrofe umana e ambientale sono le priorità assolute. Per questo ci
auguriamo che centinaia di migliaia di persone manifestino con i colori arcobaleno della Pace, in Italia, come nel
resto d’Europa e del mondo.
Tuttavia riteniamo necessario sottolineare che chi sceglie PACE E NONVIOLENZA, chi rifiuta la logica della guerra
e si propone di creare «le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza,
ma concordate, giuste e stabili», d’accordo con il Papa, non si erge a giudice che condanna, e rifiuta l’interpretazione
lineare e semplicistica della struttura vittima-aggressore, per andare a cercare sin dalle origini del conflitto la
complessa rete di bisogni, aspirazioni, interessi da ascoltare e comprendere per poter avviare un processo di
riconciliazione tra popoli riconoscendo le molteplici responsabilità. Un groviglio di fattori culturali, sociali,
religiosi, economici e politici che nel crocevia storico dell’ultimo secolo ha creato muri e irrigidimenti nazionalistici,
piuttosto che reciproca accoglienza e co-esistenza nella prima civiltà planetaria della storia.
Alla luce di una rinnovata sensibilità che avanza nella convergenza delle diversità, contro qualsiasi discriminazione
e nell’ambizione ad una vita degna, giustizia e progresso per tutte, tutti e tutto sul pianeta, è evidente quanto
siano fallimentari e anacronistiche questa guerra, questa polarizzazione NATO-Russia, questo sistema economico e
poi politico basato su armi, consumo e fonti non sostenibili e soprattutto che punta all’arricchimento e la selezione di
pochi, affamando e privando di progettualità e futuro una percentuale sempre maggiore della popolazione.
Questo sistema disumano e violento è fallito e nell’ultimo colpo di coda rischia di creare danni irreparabili, per
questo è necessario rilanciare con fermezza la necessità di risoluzioni che possano portare realmente e
rapidamente a tavoli di negoziato, per arrestare subito la follia della guerra e prima che un incidente o una
provocazione di troppo degeneri in un disastro nucleare.
Per questo INVITIAMO TUTTE E TUTTI A IMPEGNARSI A SOSTENERE QUESTE ESIGENZE:
Cessate il fuoco immediato e ritiro delle forze militari dai territori coinvolti sotto la supervisione ONU e
dislocamento dei Corpi Civili di Pace per il monitoraggio del cessate il fuoco, il supporto a tutte le vittime
del conflitto e il contributo alle attività di costruzione della pace.
Stop immediato all’invio di armi, perché una risposta violenta alla violenza non porta la Pace, perché
alimentare il conflitto non è mai giustificabile, né creerà le condizioni del dialogo necessarie a raggiungere
soluzioni concordate, e soprattutto perché LE POPOLAZIONI CIVILI COINVOLTE NON VOGLIONO PIÙ NÉ
MORTI NÉ FERITI.
Ritiro delle sanzioni che solo alimentano una guerra economica che colpisce le popolazioni.
Impegno concreto dei governi europei per aprire il dialogo nei tavoli diplomatici, aperti a tutte le parti
sociali e soprattutto al contributo delle donne nello spirito della Risoluzione ONU 1325 (2000).
Firma e ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari da parte di tutti i governi, ad iniziare da
quello italiano e quelli europei.
Contrastare e risolvere le ricadute economiche, energetiche, alimentari, migratorie scaturite dalla
guerra e dalle speculazioni finanziarie, sollecitando la conversione ecologica ed eliminando a priori
ipotesi di gas liquido/rigassificatori e nucleare civile.
Scioglimento della NATO, un’alleanza che obbliga i Paesi membri ad essere complici delle guerre e degli
interessi dell’industria bellica e lotta contro le basi e le servitù militari presenti nel nostro Paese, già
troppe volte usate come piattaforma di lancio di guerre in giro per il mondo.
Per sottoscrivere convergenzanonviolenta@gmail.com
L’appuntamento per tutte/i coloro che vorranno sostenere questo appello a CONVERGERE E RILANCIARE è alle
ore 11.30 in Piazza della Repubblica angolo Via delle Terme di Diocleziano, Roma. Invitiamo tutte/i a venire con
bandiere della Pace e cartelli che riportino le suddette ESIGENZE.
Iniziativa Convergenza: Fronte Umanista Europe for Peace, La Comunità per lo Sviluppo Umano, WILPF Italia, Rete
per la Politicità Sociale, Mondo senza Guerre e senza Violenza; Energia per i Diritti Umani – Onlus; Pressenza; Rete
Sociale in Movimento; Gianmarco Pisa (operatore di pace); Tina Napoli (esperta politiche dei consumatori); Marco
Palombo, Associazione Per i Diritti umani